Adolescenti: distinguere tra illusione e realtà
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Adolescenti, distinguere tra illusione e realtà
"L'età che urge" è il titolo dell'interessante convegno sulle problematiche adolescenziali che si è svolto sabato 22 ottobre all'Auditorium
Cassa Rurale di Treviglio. Il Club di Treviglio di Soroptimist, che ha già promosso nello scorso biennio un service centrato sui disturbi
alimentari degli adolescenti, sta ora estendendo il suo raggio di azione sui disagi ambientali e relazionali che spesso creano angoscia e
spaesamento nei giovani.
Il titolo già evoca il pressante desiderio di certezze e di speranze di coloro che sono alla ricerca del proprio ruolo e identità. L'età
"post-moderna" spesso non spiega e non facilita il passaggio fra l'infanzia e l'adolescenza e il superamento di quella zona d'ombra che viene
vissuta a volte come limite misterioso e invalicabile da molti giovani. Sabina Albonetti ha presentato un video di Gianni Vailati e Paolo
Aralla e nello spiegare la simbologia delle immagini, splendidamente evocative, ha sottolineato la fatica del giovane nel ricercare il suo
equilibrio e la difficoltà del mondo che lo circonda nel prenderne atto. I segnali lanciati, talvolta in silenzio e talvolta gridati,
rimangono spesso inascoltati e il contatto con il mondo esterno, familiare, amicale, scolare non basta più. Ed ecco che la percezione dell'
indifferenza del mondo crea sensazione di isolamento e drammatica solitudine. Francesco Comelli ha spiegato, dal punto di vista psichiatrico,
la gravità dei sentimenti che pian piano portano i giovani dall'isolamento alla impenetrabilità e gli impediscono di dialogare con se stessi,
di conoscersi ed accettarsi per quello che sono. Di come sia difficile riconoscere fra i falsi idoli e modelli "prêt a porter" quegli ideali
di vita a cui mirare, a distinguere fra mondo illusorio e reale, a riconoscere il senso del "limite".
Interessantissimo e, sotto certi aspetti nuovo, anche l'intervento di Rosanna Lezza, che ha portato a conoscenza del pubblico la sua
esperienza, non solo come psicoterapeuta, ma come Giudice Onorario al tribunale per i minori di Brescia. Il superamento del "limite" mal
inteso come barriera e di cui il giovane spesso non ne capisce l'importanza, diviene atto concreto di rottura, reato, eversione. Per la prima
volta il disagio manifestato come illecito, non è più controllato o monitorato dalla famiglia o dalla scuola e il giovane si trova a doverne
rispondere in prima persona. Lo sconcerto genitoriale lo mette di fronte alle sue responsabilità e il percorso di presa di coscienza e di
crescita civile comporta il superamento di dolorosi sensi di colpa e di vergogna. Ed è questa l'unica strada per crescere, comprendere. E'
solo attraverso la consapevolezza del danno arrecato e il pentimento che il giovane ritroverà se stesso. Franco Bigliardi ha spiegato la sua
attività ormai pluridecennale nei "consultori" di Treviglio e Romano di Lombardia e dell'importante lavoro fatto in stretto collegamento con
le scuole e i docenti. Ha concluso il ciclo di interventi Fabiola de Clerq che ha approfondito la manifestazione del disagio adolescenziale
quando è legato al cattivo rapporto col cibo. Visione contrastante e contorta fra la "madre-nutrice-padrona" e il figlio, che vede nel cibo
un cordone ombelicale da spezzare; rifiuto del nutrimento per trovare finalmente se stesso, libero da oppressione e controllo. Anoressia,
bulimia, alcolismo, obesità: rifiuto e abuso del cibo e degli affetti. Negazione e ricerca del sé. Difficile uscirne ma non impossibile. Per
fortuna.
L'Auditorium stracolmo ha seguito gli interventi con interesse e partecipazione. Moltissimi gli interventi e le domande. Un vivo
ringraziamento è stato espresso alla Cassa Rurale BCC di Treviglio e il suo presidente Gian Franco Bonacina, sempre aperto a iniziative di
interesse cittadino, alla Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e ai comuni di Caravaggio e Treviglio, il cui Sindaco Giuseppe Pezzoni è
intervenuto all'apertura dei lavori. Ottimo e sapiente il rinfresco ed il ricco buffet offerto dal "il Castello - Ricevimenti" della socia
del club Soroptimist: Francesca Bellini. Una bella iniziativa del Club Soroptimist che continuerà nella sua esplorazione del mondo giovanile
aprendosi alle famiglie e alle istituzioni nella ricerca di equilibri possibili. Non per niente è un Club al femminile.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)