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Huffingtonpost: nuove forme di depressione e difficoltà di trattamento

Huffingtonpost: nuove forme di depressione e difficoltà di trattamento

 

"I medici non riconoscono più gli stati misti e sbagliano le cure"

Una ricerca ha dimostrato che sempre meno esperti sono in grado di diagnosticare ai pazienti gli stati misti, una patologia a metà tra bipolarismo e depressione

Molti medici fanno fatica a distinguere le due diverse patologie. E questo è molto grave perché i due disturbi devono essere curati in modo diveso. Gli autori di una ricerca della Stanford University, in California, hanno voluto specializzarsi su questo disturbo particolare per capire cosa lo differenzia dal bipolarismo. Così hanno studiato 907 persone bipolari e affette dagli stati misti.

Quello che hanno scoperto è stato pubblicato sulla rivista "American Journal of Psychiatry in Advance" e con i loro dati hanno veramente rivoluzionato questo campo. La maggior parte delle persone, più precisamente il 65 %, che sono sempre state definite bipolari in realtà hanno gli stati misti. Questo significa che hanno una depressione mista, cioè una sorta di leggera eccitazione accompagnata ad uno stato depressivo permanente.

Come riporta l'Huffingtonpost, il professore Paolo Girardi, ordinario di psichiatria all’Università Sapienza di Roma, ha spiegato che "si chiama così la compresenza di sintomi di depressione e di sintomi di mania". Negli stati misti ci sono sono depressioni profonde che accelerano il pensiero e il corpo, ma l’umore resta sempre cupo.

Non riconoscere uno stato misto confondendolo con semplice depressione può avere conseguenze gravi: "Prescrivendo un antidepressivo che è fatto per innalzare l’umore, posso scatenare di più lo stato di eccitazione provocando una esplosione maniacale. Se c’è uno stato misto occorre sempre per prima cosa curare lo stato eccitativo. Vanno dunque prescritti stabilizzatori dell’umore".

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.ilgiornale.it/news/salute/i-medici-non-riconoscono-pi-stati-misti-ricerca-lancia-1274903.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)