IL PROGETTO DI CURA PERSONALIZZATO ED A PROTEZIONE VARIABILE
IL "PROGETTO DI CURA" PERSONALIZZATO ED A "PROTEZIONE VARIABILE"
Il "PROGETTO DI CURA" deve essere predisposto dal Servizio Pubblico Inviante e fornito ai professionisti del CUFRAD con le indicazioni al trattamento e la definizione degli obiettivi attesi dalla cura (che tengano conto delle risorse e del contesto socio-culturale complessivo del paziente), in base alle diagnosi psicologica, medica, psichiatrica e sociale effettuate.
Si consiglia, al fine di predisporre adeguatamente il "progetto di cura", di procedere nel seguente modo:
1) sottoporre il paziente a visite che consentano di formulare la diagnosi psicologica, la diagnosi medica, la diagnosi psichiatrica e la valutazione socio-culturale e relazionale, in modo da poter individuare il "bisogno complessivo di cura" del paziente e quale potrà essere la collocazione auspicata per il paziente dopo la cura.
2) definire qual è l'obiettivo che ci si può ragionevolmente attendere dalla cura al CUFRAD
3) individuare l'Area di servizi del CUFRAD più indicata per il bisogno del paziente
4) scegliere, con il paziente e la sua famiglia, il "Servizio di cura" all'interno dei vari Servizi dell'Area individuata che offra prestazioni e protezione sociale idonee per il raggiungimento dell'obiettivo complessivo descritto. Il "progetto di cura" può anche prevedere "percorsi di cura a protezione variabile", con il passaggio del paziente attraverso vari Servizi del CUFRAD a maggiore o minore intensità, a seconda dell'andamento complessivo del percorso della cura, da modulare in base alla salute del paziente, mantenendo la prospettiva della graduale autonomia della persona in funzione dei risultati terapeutici raggiunti. L'intero progetto "a protezione variabile" può perciò essere svolto usufruendo di tutti i servizi offerti dal CUFRAD, che garantisce la continuità della terapia e dei riferimenti clinici, e che conferisce all'Ente Pubblico la piena titolarità di definire le specificità della cura da effettuare, i tempi di permanenza in ogni gruppo di cura ed i passaggi da un gruppo di cura ad un altro che offre prestazioni e livelli di protezione differenti, ecc.
Un esempio concreto: un paziente può essere accolto nel servizio di cura per la "comorbilità psichiatrica" per il tempo in cui ha bisogno della "assistenza psichiatrica" e dei livelli di prestazioni previsti per questo particolare servizio di cura, ma nel momento in cui le sue condizioni psichiche migliorino e non siano più necessari la "assistenza psichiatrica" e gli alti livelli di prestazioni previsti per il servizio specialistico può accedere al percorso di cura "ad alta protezione", in cui è prevista solo la "consulenza psichiatrica ed infermieristica" ed è ritenuta sufficiente una minor intensità assistenziale, con corrispondente riduzione dei costi. Quando la situazione clinica si trovasse a migliorare ulteriormente il paziente può passare ad un percorso di maggiore autonomia, il servizio a "media protezione", fino al punto di poter accedere (qualora tutti i professionisti coinvolti nella cura lo ritenessero possibile ed il paziente non necessitasse più di consulenza psichiatrica all'interno della struttura ma potesse -qualora necessario- far riferimento ai Servizi psichiatrici del territorio) al percorso a "bassa protezione" oppure, nella prospettiva della stabilizzazione del trattamento effettuato, potrebbe essere accolto nel servizio di "stabilizzazione dei trattamenti" del CUFRAD, con la funzione di gruppo "a convivenza guidata".
5) per favorire l'effettivo raggiungimento dell'obiettivo atteso dal percorso di cura al CUFRAD si consiglia di definire i seguenti sotto-obiettivi con l'indicazione dei tempi presunti:
a. Obiettivo dell'intervento sanitario per il paziente (programmato per i primi mesi)
b. Obiettivo dell'intervento psicologico per il paziente (programmato per i primi mesi)
c. Obiettivo dell'intervento relazionale/sociale per il paziente (grado di autonomia nella gestione della quotidianità programmato per i primi mesi)
6) è inoltre possibile proporre un'ulteriore personalizzazione dell'intervento riabilitativo fornendo indicazioni particolari per la cura del paziente, in aggiunta alle prestazioni che vengono garantite dal CUFRAD
7) per favorire l'accesso alle cure da parte di tutti i pazienti (anche ricoverati in ospedale o territorialmente lontani), i professionisti del "Settore Accoglienza Ambulatoriale" del CUFRAD sono comunque disponibili per effettuare:
a. "colloqui telefonici", per chi è territorialmente lontano oppure impossibilitato a muoversi perché ricoverato in ospedali, case di cura, ecc.
b. visite ai pazienti presso gli ospedali e le case di cura situate in zone limitrofe ai luoghi di cura del CUFRAD
c. valutazioni congiunte con il Servizio Pubblico, con il paziente e con la famiglia, utilizzando anche fax, e-mail, sito internet, ecc.
E' però sempre auspicabile poter concordare un incontro con il paziente presso la sede di Sommariva del Bosco, in modo da poter accogliere le sue eventuali richieste specifiche e potergli anche consentire di visitare i luoghi di cura.
Per facilitare l'ulteriore personalizzazione del "progetto di cura" il "settore accoglienza" del CUFRAD propone al Servizio inviante una "scheda integrativa" contenente la griglia predisposta per indicare l'obiettivo complessivo di cura per il paziente, già suddivisa in Area sanitaria, Area psicologica ed Area sociale, ed in sotto-obiettivi.