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Australian Prescriber: rischi dell'intossicazione da codeina

 Australian Prescriber: rischi dell'intossicazione da codeina

Reazioni avverse da codeina

Sulla rivista Australian Prescriber è stato pubblicato un articolo relativo ai rischi associati all’uso di farmaci contenenti codeina ed alle precauzioni da usare quando vengono assunti.

Tali reazioni si manifestano maggiormente quando le dosi sono più elevate o ripetute, in particolare la stipsi può rappresentare un problema. La terapia con codeina deve essere evitata dopo un intrevento chirurgico a livello intestinale.

Le cefalee da uso eccessivo di farmaci rappresentano un problema nei soggetti che utilizzano regolarmente prodotti a base di codeina (>10 giorni/mese). Anche se non è noto quale sia il rischio associato alla codeina, è probabile che le combinazioni di analgesici e oppiodi (es. codeina) siano associate ad un aumento statisticamente significativo del rischio rispetto ad altri farmaci come il paracetamolo o i FANS.

In acluni studi epidemiologici è stato osservato un piccolo rischio,  ma statisticamente significativo, di cadute, fratture e anche incidenti alle dosi più elevate, o nei metabolizzatori ultrarapidi, si può verificare depressione respiratoria potenzialmente fatale, soprattutto quando la codeina è associata ad altri farmaci ch eprovocano depressione respiratoria, come le benzodiazepine.

Dipendenza ed abuso
Sebbene sia considerato un oppiode debole, con l’uso a lungo termine, la codeina, come tutti gli oppiodi, è associata a probelmi di tolleranza e dipendenza. In particolare, è un probelma l’abuso di codeina con proddotti combinati, in quanto ciò determina spesso un’esposizione a dosi superiori a quelli terapeutiche di paracetamolo o FANS. Sono stati riportati casi di decesso e di gravi patologie, quali epatotossicità ed emorragia gastrica.


L’analisi della concentrazione di morfina nel sangue, eseguita attarverso la tecnica di gas cromatografia e di spettrometria di massa (GC-MS), rivelava un valore di 70 ng/mL (è stato osservato che la concentrazione di morfina nel sangue dei neonati in corso di allattamento da madri che assumono codeina raggiunge al massimo un valore di 2.2 ng/mL).

Va considerato inoltre che la concentrazione di morfina, generalmente presente nel sangue dei neonati soggeti ad analgesia dopo interventi chirurgici, è nel range di 10-12 ng/mL.

Per la terapia del dolore da episiotomia, la madre aveva assunto nelle due settimane successive al parto un’associazione di codeina e paracetamolo con la seguente posologia: 2 cp da 30 mg di codeina e 500 mg di paracetamolo ogni 12 ore il primo girono e, metà del numero di dosi nei giorni seguenti. La posologia veniva ridotta a causa dell’insorgenza nella madre di sonnelenza e costipazione.

In seguito veniva analizzato un campione del latte materno che rivelava una concentrazione di morfina di 87 ng/mL laddove il livello atteso per posologie di 60 mg di codeina ogni 6 ore è 1.9 – 20.5 ng/mL.

Al test di tipizzazione genetica per il citocromo P450 2D6 (CYP2D6) risultava che la madre era una metabolizzatrice ultra-rapida, in quanto eterozigote per un allele CYP2D6*2A con duplicazione del gene CYP2D6*2×2.


Anche la nonna materna era una metabolizzatrice ultra-rapida mentre il nonno materno, il padre e il neonato erano metabolizatori estesi, con 2 alleli CYP2D6 (genotipi CYP2D6*1/*2), dotati di un normale metabolismo farmacologico.
Pertanto, il quadro clincio e i risultati di laboratorio descritti orientavano veso una diagnosi di intossicazione da oppiodi, responsabile del decesso dle neonato. Il corredo genetico della madre aveva determinato la produzione di una maggiore quantità di morfina per conversione della codiena assunta, inducendo la sintomatologia caratterizzata da sonnelenza e stipsi.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
https://dottornaddaf.wordpress.com/tag/intossicazione-da-codeina/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)