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Good Behavior Game: prevenzione delle dipendenze attraverso il gioco

Good Behavior Game: prevenzione delle dipendenze attraverso il gioco

fonte: NIDA
Si chiama Good Behavior Game (GBG), il "gioco dei buoni comportamenti", si rivolge ai bambini delle classi prima e seconda

della scuola primaria e ha lo scopo di diminuire la probabilità che gli studenti facciano poi uso, in età adolescenziale, di

droghe o anche, semplicemente, diventino fumatori. Il GBG, sviluppato negli Stati Uniti, prevede che gli insegnanti

illustrino agli alunni delle semplici norme di comportamento, come lo stare in silenzio durante le lezioni, il cui rispetto

farà ottenere dei premi. Gli alunni vengono divisi in gruppi: chi riesce a seguire le regole riceve dei piccoli premi, ai

meno bravi vengono assegnate penalità. Il gioco si tiene, all'inizio, per brevi intervalli di tempo e aumenta in durata e

frequenza man mano che gli alunni acquisiscono un sempre maggiore controllo dei loro comportamenti. A distanza di quindici

anni i ricercatori della John Hopkins University, hanno interrogato circa il 75% degli allora bambini, ora di età tra i 19 e

i 21 anni. E' risultato che gli ex alunni che hanno partecipato al GBG hanno evidenziato una percentuale di uso di sostanze

stupefacenti inferiore del 12% rispetto al 19% riscontrato tra gli altri.
Il programma di prevenzione ha mostrato, nel lungo termine, un'ampia serie di benefici, evitando che i bambini più

problematici si lascino andare a comportamenti aggressivi che potrebbero portare, in età adulta, a diverse forme di

comportamenti negativi. E' stato dimostrato, spiegano i ricercatori, che la partecipazione fornisce comunque una protezione

dall'uso futuro e dalla dipendenza di sostanze, e fornisce agli insegnanti un metodo per insegnare ai bambini come diventare

degli studenti. Sono risultati vantaggi economici anche per i servizi sociali. I ragazzi tra i 19 e 21 anni, coinvolti nel

GBG nei primi due anni di scuola, hanno fatto minore ricorso ai servizi di aiuto delle scuole e alle terapie di assistenza.