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Regione Lombardia: in farmacia per smettere di fumare. Pronta l'intesa

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In farmacia per smettere di fumare, pronta l'intesa

La Regione Lombardia sottoscriverà a breve con le associazioni dei farmacisti e con la Società Italiana di Tabaccologia un accordo per

offrire ai cittadini un servizio di consulenza motivazionale da parte dei farmacisti, che aiuti in particolare a smettere di fumare. Lo ha

annunciato oggi il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni intervenendo, insieme all'assessore alla Sanità Luciano Bresciani, al convegno 'Non fumiamoci la vita', organizzato a Palazzo Pirelli per presentare il Disegno di legge nazionale sul tabagismo e illustrare le

politiche regionali per il controllo del tabacco e dei suoi effetti sulla salute.
CENTRI SUL TERRITORIO - L'intesa per il nuovo servizio di "counselling motivazionale", che sarà messo a disposizione nelle farmacie, è solo

una delle iniziative che Regione Lombardia realizza per contrastare il tabagismo. "In Lombardia - ha ricordato Formigoni - ci sono 49 Centri

per il Trattamento del Tabagismo, strutture territoriali che hanno l'obiettivo di offrire possibilità concrete a coloro che intendono

smettere di fumare. I Centri sono in tutte le province (29 nelle Asl e 20 negli ospedali). Il numero di persone che si affida ai nostri

operatori specificamente formati è in costante aumento. Nel corso di dieci anni infatti, dal 2000 al 2010, la crescita del numero dei casi

trattati è stata di oltre il 250 per cento".
I DATI - D'altra parte, il fenomeno del tabagismo va continuamente monitorato e contrastato. In Italia, nel 2010, ha dichiarato di essere

fumatore il 20 per cento delle donne e il 24 per cento degli uomini adulti, per un totale di 11 milioni di persone. Sebbene tali percentuali

siano in diminuzione rispetto al 2003, gli ultimi dati fanno segnare una preoccupante inversione di tendenza: secondo l'ultima indagine Doxa

(maggio 2011) il numero dei fumatori, dopo diversi anni in calo, è aumentato di ben 500.000 unità rispetto al 2010. Dal punto di vista

epidemiologico, molti studi scientifici hanno dimostrato da tempo che il tabacco è responsabile di circa 25 malattie, dall'infarto al cancro

ai polmoni. Il fumo di tabacco è quindi da considerarsi una vera dipendenza, una malattia per la quale il paziente deve essere aiutato a

guarire, che in Italia causa circa 70.000 decessi all'anno e costa oltre 4 miliardi di euro per le ospedalizzazioni.
STRATEGIA REGIONALE - Secondo Formigoni è necessario "diffondere una corretta educazione agli stili di vita e una cultura della prevenzione

rivolta ai più giovani". Per questo Regione Lombardia ha riorganizzato l'offerta di servizi ai cittadini "in base anzitutto a una logica di

maggior coordinamento tra gli Assessorati che, a vario titolo, si occupano di questa tematica così trasversale, a tutto beneficio

dell'efficacia delle politiche. Mi riferisco quindi non solo agli aspetti sociali e sanitari, ma anche a quelli relativi alle politiche

ambientali, alla mobilità, all'alimentazione, allo sport e all'istruzione".
SPORT E SALUTE - L'assessore Bresciani, dal canto suo, ha sottolineato in particolare l'importanza della informazione e della formazione a

livello scolastico e il valore della pratica sportiva come metodo di prevenzione. "Lo sport - ha detto l'assessore - ha una grande importanza

educativa, dà la capacità alle persone di capire i propri limiti e di superarli, fornisce delle regole da seguire e dà un grande contributo a

superare le condizioni di disagio". "E' infatti necessario - ha spiegato ancora l'assessore - intervenire sul disagio dei giovani, che spesso

li spinge verso la spersonalizzazione e le logiche di branco, inducendoli in molti casi a fumare, a bere alcolici o a drogarsi. Il fumo è una

vera tossicodipendenza".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)