918 episodi di violenza ad operatori di polizia monitorati nei primi 6 mesi del 2009
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L'alcol è il principale fattore innescante l'aggressione. I casi alcol/narco-correlati sono il 40,5%. Nel 27% degli eventi utilizzate armi proprie o improprie
Al nord il maggior numero di episodi Il 31,9% degli attacchi, ad opera di stranieri
ASAPS 10 settembre 2009
L'osservatorio il Centauro-Asaps "Sbirri Pikkiati", continua a tenere sotto stretta osservazione il fenomeno semisconosciuto della violenza nei confronti di operatori di polizia durante il loro servizio di controllo sulle strade e del territorio.
"Nel corso del primo semestre del 2009 - rileva il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - sono stati censiti 918 episodi di aggressione fisica. In tutto il 2008 ne abbiamo rilevati 1.167, segno che - pur avendo effettivamente dato un nuovo vigore alle nostre fonti informative ed alle "antenne" che disponiamo sul territorio dello Stato - la risposta violenta nei confronti delle divise è in sensibile crescita. L'analisi approfondita di questo increscioso aspetto della vita professionale delle Forze dell'Ordine, ci fa dire che siamo di fronte a un fenomeno ancora sottovalutato".
Gli eventi vengono classificati in relazione alla forza di polizia oggetto di aggressione sulle strade: la Polizia di Stato (335 aggressioni pari al 36,5%), i Carabinieri (452 episodi, corrispondenti al 49,2%) Polizia Locale (121 episodi, il 13,2%) ed "Altro", intendendo con quest'ultima voce le divise che in generale non effettuano controllo del territorio, i Pubblici Ufficiali o gli Incaricati di Pubblico Servizio, comprendendo anche conducenti di autobus (o ferrovieri), guardie private e sanitari (76 eventi corrispondenti all'8,3% dei casi violenti). E' bene chiarire che sono presi in considerazione dall'Osservatorio il Centauro-Asaps i soli eventi di aggressione nei quali gli agenti delle forze dell'ordine hanno riportato lesioni fisiche refertate, sono esclusi tutti gli episodi di sola aggressione verbale, in quanto sarebbero in un numero talmente elevato da renderne persino difficile l'archiviazione.
"È stata attentamente osservata e monitorata - commenta il presidente dell'Asaps - la stretta relazione con l'uso di alcol e di armi proprie o improprie, facendo rilevare che il 40,5% della violenza è legata alle ebbrezze: 372 aggressioni su 918". Di queste ben 70 sono legate all'uso di droga (7,6%) e proprio da quest'anno l'osservatorio si farà carico di monitorare anche questa ulteriore fattispecie. Alcol e droga come indiscutibile espressione di disagio sociale. Il 27% degli attacchi (248) è stato invece sferrato mediante l'uso di un'arma propria o impropria, considerando tale ogni mezzo in grado di amplificare la forza fisica (coltelli, bastoni, bottiglie e la stessa autovettura). Diminuisce, rispetto al primo semestre 2008 l'incidenza della popolazione straniera residente in Italia: 293 eventi hanno come protagonisti "i forestieri", molti dei quali in stato di ebbrezza, ma siamo al 31,9% contro il 40.7% registrato nello stesso periodo del 2008.
La maggior parte degli episodi avviene al nord, con 363 episodi (39,5%), mentre nel mezzogiorno e nel centro del Paese si osservano rispettivamente 297 e 258 episodi (32,4% e 28,1%). "È nostra opinione - spiega Giordano Biserni - che questa particolare violenza registrata al nord sia legata al fatto che proprio al settentrione i controlli della circolazione stradale siano più intensi e severi, come dimostrano le rilevazioni per il prelievo dei punti dalla patente e siano più frequenti e consolidate le occasioni del bere. In ogni caso - conclude - non si tratta certo di semplici infortuni sul lavoro, ma abbiamo di fronte il risultato di una degenerazione dei valori e di un crescente e preoccupante rancore verso chi interviene in difesa della legalità". L'Ufficio Stampa ASAPS
Ricerca a cura di Lorenzo Borselli e Gianluca Fazzolari