Abuso di alcol e rapporti interpersonali: considerazioni
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Abusare di alcol oltre che essere molto pericoloso per la salute sia fisica che mentale è anche pericoloso per i rapporti interpersonali che possono diventare conflittuali.
In alcuni casi, l'annebbiamento del cervello può far scatenare improvvisi attacchi d'ira incontrollata o risentimento a causa dell'errata interpretazione delle espressioni del viso di un'altra persona, per cui chi ha bevuto può prendere "male" un qualcosa che nella realtà dei fatti non lo è.
Che l'alcol, quindi, possa essere anche pericoloso per i rapporti sociali lo suggerisce uno studio americano condotto dai ricercatori dell'Università di San Diego in California.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di alcolisti a cui è stata monitorata l'attività cerebrale, per mezzo di una risonanza magnetica funzionale, durante la visione di una serie d'immagini che rappresentavano volti con espressioni emotive negative o positive.
Durante il test è apparso evidente come nelle persone dedite all'alcol le regioni cerebrali dell'Ippocampo e della ghiandola Amigdala fossero interessate da una significativa diminuzione dell'attività.
Poiché è proprio in queste regioni che si ha il processo di riconoscimento e discernimento delle emozioni, va da sé che una scarsa attività si ripercuote sulla capacità di interpretare le diverse espressioni e quindi di fraintendere.
Da qui, il fatto di credere di essere ulteriore "vittima" di incomprensioni può spingere il bevitore a ricorrere ancora di più all'alcol per compensare il sentimento di incomunicabilità.
Anche se non è ancora chiaro se sia una precedente condizione di scarsa attività di ippocampo e amigdala a influire sull'interpretazione delle emozioni o se sia l'alcol a provocarla, è comunque stato provato da precedenti studi come una ridotta attività di queste due aree fosse evidente nelle persone con storia di alcolismo alle spalle o nei pazienti psicopatici. Così, come un'anomalia nel funzionamento della amigdala sia alla base di comportamenti antisociali, la disinibizione e il disprezzo per le regole.
Questa nuova ricerca ha anche messo in luce come, per una probabile sorta di compensazione, nel cervello degli alcolisti venga attivata la corteccia prefrontale quando questi si trovino nella situazione di dover interpretare le espressioni emotive di un volto.
I risultati dello studio che saranno pubblicati sul numero di novembre 2009 nella rivista "Alcoholism: Clinical & Experimental Research", sono stati presentati in anteprima a una conferenza stampa tenutasi alcuni giorni fa.