Abuso di alcol, incidenti raddoppiati
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Emergenza Allarmante crescita dei sinistri nel periodo estivo Il vice questore Francesco Cipriano parla di «strage silenziosa»
Stefania Belmonte. Un preoccupante aumento degli incidenti stradali, anche mortali, è il dato che emerge dal bilancio parziale del 2009 tracciato dalla Polizia stradale di Latina. Il periodo preso in considerazione è quello estivo, raffrontato con i dati del 2008. Nello stesso arco temporale, che va dal 1 giugno al 15 settembre, gli incidenti stradali rilevati dalla Polstrada sono stati 493 contro i 467 dell'anno precedente, ben 26 in più. Di questi, 10 hanno causato in tutto la morte di 14 persone, 351 hanno provocato lesioni ad altre 565 tra conducenti e passeggeri, mentre 128 incidenti hanno recato danno soltanto all'arredo urbano o a veicoli. «Ci troviamo davanti a una strage silenziosa. Non se ne parla finché non accade un fatto grave o irreparabile. Quello che invece è importante è non smettere mai di fare prevenzione, anche mediante la diffusione di questi dati attraverso la stampa», ha detto il comandante della sezione pontina, il vicequestore Francesco Cipriano. Il vero dato allarmante, in tutto questo, è però quello che riguarda l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, rispettivamente il 12% e il 2% del totale. Mentre quest'ultimo dato resta costante dal 2008 al 2009, l'abuso di alcol al volante è più che raddoppiato: dai 23 incidenti causati l'anno precedente (corrispondenti al 5% del totale), si è passati ai 57 incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza, mentre 9 sono rimasti quelli in cui il conducente era sotto l'effetto della droga. Sul fronte dei controlli, invece, 108 sono stati stati i casi di ubriachezza al volante accertati, contro gli 86 del 2008; in aumento anche i casi per droga: 24 nel 2009 contro i 14 dell'anno prima, 10 casi in più. La fascia d'età più colpita dal fenomeno è quella che va dai 20 ai 30 anni, con quasi totalità maschile. Le ore notturne sono quelle maggiormente a rischio, in particolare tra la mezzanotte e le due. «Il primo compito educativo dovrebbe arrivare dalla famiglia, dalla scuola. Da parte delle forze dell'ordine come la Polstrada può esserci prevenzione, ma spesso noi possiamo intervenire soltanto con i controlli che, seppure intensi, non bastano ad evitare i comportamenti a rischio o, purtroppo, le tragedie», ha continuato Cipriano. Le pattuglie su strada sono state 1.671, di cui 296 impegnate per servizi di competenza.