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Abuso di cocaina: attenzione alle complicazioni cardiovascolari

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fonte: Europad
L'Università di Siena ha effettuato una panoramica sulle complicazioni cardiovascolari legate all'abuso di cocaina, pubblicata su Europad.
Dall'analisi della letteratura scientifica emerge che il 40% di coloro che si rivolgono a un pronto soccorso per problemi legati alla cocaina presenta dolore al torace e il 25% di tutti i casi non mortali di attacchi di cuore, nei soggetti giovani, è associato all'uso di cocaina.
Tra i rischi più gravi c'è quello di infarto acuto del miocardio, più alto nei 60 minuti che seguono l'assunzione di cocaina, anche in soggetti con un fattore di rischio relativamente basso. Questo disturbo non risulta essere correlato con la dose assunta, con la modalità di assunzione o la frequenza d'uso.
Molti dei pazienti colpiti da ischemia e da infarto del miocardio, cocaina correlati, presentano dolore al torace che insorge entro un'ora dall'assunzione della sostanza, quando la concentrazione di cocaina nel sangue è aumentata. Tuttavia, altri pazienti hanno riferito dello stesso dolore molte ore dopo l'assunzione, quando i livelli di sostanza nel sangue erano già scesi o al momento non erano rilevabili.
Le complicazioni cardiache che includono ischemia e infarto del miocardio sono state riscontrate sia durante l'intossicazione da cocaina che durante l'astinenza. Attacchi di cuore sono stati osservati in soggetti di età compresa tra i 19 e i 40 anni a prescindere dalle dosi di cocaina consumate, spesso senza essere associati a convulsioni o ansia.
Gli effetti sulla frequenza cardiaca causati della cocaina sono rafforzati dall'uso concomitante dell'alcol. L'associazione col fumo di sigarette, allo stesso modo, potenzia gli effetti della sostanza sul battito cardiaco e la vasocostrizione, suscitando un effetto più forte rispetto a quello indotto dal fumo di sigarette o dalla cocaina assunti singolarmente.