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Alcol e droga, record di soccorsi

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«Droga e alcol negli ospedali stanno diventando le prime cause di pronto soccorso a persona nelle notti del weekend». A dare l'allarme è il presidente nazionale della Federsert (che riunisce gli operatori dei Servizi per le tossicodipendenze), Alfio Lucchini. In una notte, a ospedale, si può arrivare anche a trattare cinque casi, mentre prima erano assai scarsi e si limitavano al barbone pieno di vino. Tra i giovani l'uso di droga e alcol, e spesso di tutte e due insieme, ha cambiato il volto anche dei pronti soccorso. Ai numeri si affianca l'angoscia dei genitori. Sono sempre di più coloro che tormentati perché non hanno notizie del figlio (o figlia) telefonano ai centralini degli ospedali. «Per caso lì è ricoverato...». Lo confermano il Gemelli, il Santo Spirito, il Sant'Andrea, situati in zone centrali e periferiche della Capitale.
«le cifre - siega Lucchini - sono in crescita a Milano e in Lombardia e a Roma e nel Lazio, due regioni "gemelle". E poi si è abbassata l'età dei soggetti: ora si va dai 13 in su». Lucchini denuncia poi un nuovo pericolo, insidioso e subdolo: «Adesso - dice - per creare dipendenza allo stupefacente gli spacciatori mischiano eroina all'hashish e i giovani convinti di fumarsi una canna invece vanno incontro a tutto un ventaglio di sintomi inaspettati». A confermare i toni cupi della Federsert è il dirigente della Medicina d'urgenza dell'ospedale Sant'Andrea (sulla Cassia), Salvatore Di Somma: «Nelle notti dello sballo i soccorsi a giovani pazienti - sottolinea - rappresentano un fenomeno che sta aumentando in modo esponenziale. Non si ha una statistica. Visto però che il cambiamento c'è, il Sant'Andrea e il Santo Spirito, in collaborazione con l'Università La Sapienza (dove Di Somma è docente di medicina d'urgenza, ndr) da 15 giorni hanno avviato una sorta di censimento dei soccorsi, proprio per capire l'entità di una problematica che ha molte facce». Un esempio? «Talvolta i quarantenni che si presentano per un forte dolore al petto, per sospetto infarto, non sono vittime di una cattiva circolazione ma dell'assunzione di cocaina». A dare la misura dell'incremento dei soccorsi nelle notti dello sballo è il numero di infermieri in servizio nel weekend al Santo Spirito. «I sanitari aumentano del 20 per cento circa - rivela il direttore sanitario, Pietro Scanzano - c'è troppo lavoro. Ormai il divertimento è cambiato, lo svago è lo sballo».