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Alcol e famiglia: osservazioni

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Alcol e famiglia
L'alcolismo è spesso causa di gravissima sofferenza per coloro che direttamente o indirettamente ne vengono coinvolti. La vita familiare,

affettiva e sociale dell'alcol-dipendente è minata lentamente, infatti la solitudine e il disprezzo sono spesso le sole compagne dell'

alcolista nel suo vivere "alla giornata".
All'interno del nucleo familiare l'evoluzione della malattia alcolica può esprimersi in innumerevoli forme, quindi incomunicabilità,

aggressività, senso di colpa, isolamento sono intimamente vissuti sia all'interno della coppia sia nel rapporto con i figli.
Rapporto della coppia
È in genere compromesso giungendo molto spesso alla separazione, infatti rapporto rispetto coppia normali e di 11:1
Rapporto con i figli
I bambini rappresentano spesso le vittime principali dell'alcolismo in famiglia, in quanto sono testimoni del turbolento rapporto coniugale,

e pertanto portatori di traumi psicologici frequentemente indelebili.
L'alcolismo paterno materno è spesso vissuto con vergogna. I figli di alcolisti sono più esposti al pericolo di "anoressia mentale" o ad

obesità da "fame compulsiva" quindi con crisi bulimiche.
È stato dimostrato che in 3 casi su 4 un "delinquente minorenne" appartiene ad una famiglia con problemi di alcolismo.
L'iperattività di certi bambini incontrollabili è, in un 4º dei casi, conseguente a storie di alcolismo familiare.
Nell'età adulta questi soggetti presentano spesso gravi difficoltà ad avere relazioni intime "normali" o a sperimentare sensazioni piacevoli.

Sono spesso afflitti da grandi sensi di colpa per non essere riusciti a "redimere" il genitore alcolista dal vizio di bere.
Questi individui risultano pertanto frequentemente pronti a sposare alcolisti o individui con altri disturbi della personalità, pronti come

sono ad accettare qualsiasi comportamento "inaccettabile".
Possiamo quindi dire che esiste una sorta di dipendenza da situazioni domestiche turbolente
Ma vediamo alcuni tratti caratteriali che possono essere presenti in molti individui cresciuti in famiglie con membri alcolisti:
- questi soggetti suppongono cosa significhi un comportamento normale
- hanno difficoltà a seguire un progetto dall'inizio alla fine
- mentono quando sarebbe più facile dire la verità
- si giudicano senza compassione
- hanno difficoltà a gioire
- si prendono troppo sul serio
- hanno difficoltà ad avere rapporti intimi
- reagiscono esageratamente ai cambiamenti su cui non hanno il controllo
- hanno bisogno costantemente di approvazioni e conferme
- si sentono diversi dagli altri
- sono super-responsabili
- sono estremamente fedeli anche se l'evidenza dei fatti dimostra che la loro fedeltà è immeritata
- si gettano a capofitto in un'impresa senza considerarne affatto le conseguenze
Alcune ricerche farebbero supporre che tali comportamenti possono essere conseguenti al deficit nelle aree cerebrali associate all'emotività

e alla memoria. In questo senso le loro sono personalità "ossessive" tendenti all'auto-svalutazione: il figlio di un alcolista sembra lui

stesso un alcolista.
Questo non deve assolutamente sorprenderci, in quanto il rischio di divenire alcolista per un bambino con genitori alcolisti e di 1:4, dato

significativo se paragonato al rischio generico di un bambino che vive in una famiglia sana che è di 1:10.
Questi dati, così preoccupanti, dimostrano ampiamente come l'alcolismo rappresenti un'affezione che affligge l'organismo, ma che, senz'altro

è, una malattia che colpisce disgrega anche la famiglia.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)