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Alcol: l'esposizione del feto all'etanolo causa deficit cognitivi

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Alcol: l'esposizione del feto all'etanolo causa deficit cognitivi
fonte: Behavioural Brain Research
La sindrome alcolico fetale (Fetal alcohol sindrome, Fas) è la più grave delle patologie del feto indotte dal consumo di alcol durante la

gravidanza, la cui gamma di disturbi è definita "spettro dei disordini feto-alcolici" (Fasd). Nonostante sia la più comune e prevedibile

causa di anomalie comportamentali e deficit cognitivi, si sa ancora poco a proposito del meccanismo biologico coinvolto in questa patologia.

Per questo, il modello di studio basato sul consumo volontario di etanolo da parte di madri in gravidanza, applicato sui topi, potrebbe

essere un utile modello per stabilire le basi biologiche di una moderata esposizione all'etanolo che costituisce la maggior parte dei casi di

FASD.
Un team di ricercatori della University of Western Ontario in Canada ha effettuato un esperimento per valutare il consumo di etanolo, con la

presenza di due bottiglie (alcol o acqua) a scelta da parte delle madri durante la gestazione e nel primo periodo postnatale in topi C57BL/6J

e ha valutato l'efficacia di questo modello per produrre un range di fenotipi rilevanti di FASD oltre che i cambiamenti nell'espressione

genetica nella prole adulta. I risultati hanno mostrato che il consumo materno di etanolo è rimasto stabile, sia prima che durante la

gravidanza, e hanno inoltre evidenziato una carenza nelle cure materne con differenze tra gli esemplari che avevano consumato etanolo e

quelli che avevano assunto solo acqua. Quanto alla prole, i piccoli esposti all'etanolo hanno mostrato ritardi nei riflessi e nello sviluppo

della coordinazione. Gli stessi topi, in adolescenza, hanno mostrato inoltre una diminuita attività se inseriti in ambienti nuovi, risultato

di un'ansia per le novità, e un deficit di acquisizione e di apprendimento.
Questi risultati, concludono i ricercatori, suggeriscono che questo modello produce un range di fenotipi comportamentali coerenti con

l'esposizione prenatale all'etanolo e può essere usato per valutare i cambiamenti di lungo termine e costituire un utile modello per valutare

le basi molecolari dello spettro dei disordini feto-alcolici.
M.L. Kleiber, E. Wright, S.M. Singh, Maternal voluntary drinking in C57BL/6J mice: Advancing a model for fetal alcohol spectrum disorders,

Behavioural Brain Research, volume 223 - issue 2, 1 October 2011, pp.376-387


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)