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Alessandria: resi noti i risultati del convegno

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In provincia di Alessandria ci sono oltre 5.000 alcolizzati. Risulta dai dati divulgati da Luigi Bartoletti del Sert
L'alcolismo è una piaga: in tutta la provincia di Alessandria tra schedati al Sert, persone ricoverate in ospedale o transitate al Pronto

Soccorso nei vari nosocomi, ci sono stati 988 individui che hanno avuto problemi legati all'alcolismo. I dati sono stati illustrati da Luigi

Bartoletti, responsabile del Servizio Tossicodipendenze dell'ASL durante il convegno "Il cuore in fondo al bicchiere... quando l'alcol diventa

un problema" promosso dal Comune di Tortona e che si è svolto alla Sala Polifunzionale della ex caserma Passalacqua.
Bartoletti ha detto che secondo i dati statistici, per ogni persona che viene a contatto con le istituzioni pubbliche che ne sono altre

cinque che hanno gli stessi problemi per cui si può tranquillamente ipotizzare che in provincia di Alessandria ci siano oltre 5.000

alcolizzati. Probabilmente anche di più, in quanto gli ultimi dati disponibili (cioè quelli esposti da Bartoletti) si riferiscono al 2008.
Alessandria, Novi e Casale le prime in classifica Tra Ospedale e Pronto Soccorso, in un anno sono stati dimessi. ad Alessandria 232 persone con problemi legati alle tossicodipendenze, 131 a Novi Ligure, 85 a casale Monferrato, 49 ad Acqui Terme e 38 a Tortona.
Per quanto riguarda i soli problemi dovuti all'alcolismo ad Alessandria 97 persone sono ricorse alla cure del Pronto Soccorso ed altre 75 sono state ricoverate addirittura in ospedale, A Novi Ligure 85 e 27, a Casale Monferrato 50 e 33, ad Acqui Terme 40 e 8, a Tortona 17 e 13, ad Ovada 9 e 4 e a Valenza 2
La relazione del SERT ed i possibili rimedi
"Da noi - ha detto Bartoletti - Il primo contatto con l'alcol avviene intorno ai 12 anni di età contro i 15 dell'Europa , e avviene in una realtà protetta come la famiglia seguendo quello che è il modello di assunzione di tipo mediterraneo, pertanto non preoccupante. Emerge anche il fenomeno del Bringe Drinking - bere cinque bevande alcoliche in un'unica occasione - che si sta sempre più diffondendo tra i giovani. Un elemento, preoccupante, presente nei maschi nel 22,1 per cento dei casi tra i 18 e i 25 anni di età; e nel 16,9 per cento nella fascia tra i 25 e i 44. Il consumo di alcol fuori pasto nella fascia di età tra gli 11 e i 24 anni avviene nel 31,7 per cento dei maschi e nel 21,3 per cento delle femmine; di questi il 13,2 per cento dei maschi e il 4,4 per cento delle femmine assumono alcol in forte quantità e maniera pericolosa". Secondo Bartoletti sono da incentivare le strategie di prevenzione: "abbiamo avviato un progetto di prevenzione - ha concluso il responsabile del Sert - che viene effettuato nelle scuole soprattutto in seconda e terza media che nel 2010 ha coinvolto oltre 2.400 studenti in tutta la provincia. Bisogna soprattutto insistere sull'idea che si può bere ma senza esagerare, promuovere nei giovani il pensiero critico rispetto ai messaggi pubblicitari che invitano a consumare bevande alcoliche, intercettare il sommerso con interventi orientati non tanto ad evitare il disagio ma a promuovere il benessere del bere di meno, prima che arrivino al Sert o presso le strutture ospedaliere, insistendo in uno stile di vita che non significa rinunciare all'alcol ma un bere controllato nel moderno stile mediterraneo."