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Analytical and Bioanalytical Chemistry: il Belgio studia la molecola del GHB

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Pubblicato sulla rivista Analytical and Bioanalytical Chemistry, un metodo per l'identificazione e la quantificazione dell'

acido gammaidrossibutirrico (GHB) dopo assunzione della sostanza, in gocce di sangue essiccato (DBS, dried blood spot),

utilizzando la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS). Il GHB è una piccola molecola la cui sintesi

risale agli anni sessanta, quando è stata sperimentata come anestetico. Ma è anche una molecola endogena, che viene prodotta

dall'organismo e che si trova in piccole concentrazioni in diverse aree cerebrali. Il GHB ha acquistato notorietà negli

ultimi anni come party o club drug, sostanza utilizzata a scopo ricreazionale, in contesti di svago, in quanto produce

euforia ma a seconda delle dosi, anche sedazione, tanto che è stata correlata a casi di violenza sessuale in cui l'assalto

alla vittima era facilitato proprio dalla somministrazione di questa droga, incolore ed inodore, aggiunta in bevande all'

insaputa della vittima stessa. Il GHB ha una emivita molto breve, viene cioè, velocemente metabolizzato dall'organismo e ne

consegue che si può riscontrare nei campioni biologici quali sangue e urine solo per un breve lasso di tempo, rendendo

importante un veloce reperimento dei campioni nel caso di sospetto caso di violenza o nei casi di crimini o guida sotto l'

effetto di droghe. Ingles e collaboratori del laboratorio di tossicologia presso l'Univeristà di Ghent in Belgio, hanno

utilizzato gocce di sangue essiccato, campionamento che permette di intervenire con prelievo rapido e senza la necessità di

personale medico specializzato per i prelievi venosi. Inoltre, non richiede un trattamento del campione e successiva

conservazione per il trasporto. Questo permette di ridurre i tempi e possibilmente di riuscire ad identificare e quantificare

l'eventuale presenza del GHB, non ancora del tutto eliminato dall'organismo. I ricercatori hanno determinato la presenza di

GHB in minime quantità di campioni di sangue facendoli reagire direttamente "on spot" ed analizzandoli con GC-MS,

raggiungendo un limite di rilevazione sensibile abbastanza per distinguere la presenza di GHB esogeno da quello endogeno,

principale problema in casi di intossicazione da questa sostanza.