Anedonia, alcolismo e consumo di sostanze
Cos’è l’anedonia, il disturbo mentale dell’assenza di piacere
Il termine anedonia deriva dal greco e letteralmente significa ‘assenza di piacere’. Le persone che si trovano a vivere questa condizione, infatti, non riescono a provare alcuna forma di funzioni che solitamente sono considerate piacevoli.
Questa particolare condizione mentale può interessare uno o più ambiti: dal cibo al sesso, dalle interazioni sociali alle esperienze somato-sensoriali.
L’anedonia è un campanello d’allarme: si tratta, infatti, di un sintomo tipico di patologie come la depressione, la schizofrenia e alcuni disturbi dell’umore e di personalità con manifestazioni psicotiche.
Anche la demenza può essere causa del disturbo.
Altre radici di questa condizione psichica possono essere riscontrate nell’alcolismo e nell’abuso di sostanze stupefacenti. Non è escluso, però, che il disturbo possa dipendere anche dall’interazione di molteplici fattori predisponenti: genetici, ambientali, culturali e sociali.
L’adonia si distingue dalla apatia, che invece va vista come una indifferenza profonda per qualsiasi tipo di piacere della vita.
L’anedonia non è nemmeno depressione, ma potrebbe essere uno dei sintomi che la precede. E il nesso con il suicidio può essere molto diretto nel momento in cui l’anedonia dovesse presentarsi in una forma talmene permeante e assoluta da spingere la persona che ne è affetta al gesto estremo.
La psichiatria è una scienza in continua evoluzione e spesso non riesce a dare delle risposte precise a una determinata malattia mentale. Per quanto concerne l’anedonia, ad esempio, non è chiaro quali siano i fattori che la scatenano.
Per gli psicologi parrebbe che oltre a uno squilibro a livello delle vie dopaminoenergetiche, a provocare l’insorgenza di questo disturbo sarebbero anche altri fattori, ambientali, ma anche genetici, sociali e culturali.
Come detto, secondo gli studiosi l’anedonia potrebbe essere correlato ad altre malattie e disturbi mentali. La schizofrenia o il morbo di Parkinson, ad esempio, ma anche la depressione. Anche in questi casi non sono del tutto certi i fattori che scatenano la malattia.
Quel che non è certo è quindi se il disturbo in questione sia da considerarsi un sintomo della presenza della malattia o una condizione che predispone il soggetto a sviluppare la malattia.
Curare l’anedonia non è semplice. Per lo più a essere fondamentali sono percorsi psichiatrici non molto differenti da quelli che intraprendono le persone affette da depressione, a cui si affianca il più delle volte anche un supporto di tipo farmacologico.
A rendere più complessa la situazione è il fatto che il disturbo in questione si manifesta nella maggior parte dei casi insieme ad altre malattie di tipo psichiatrico.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
https://www.tpi.it/2019/02/07/anedonia-cosa-e/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)