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Arezzo: alcol vietato agli under 16, in arrivo multe per le famiglie

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Anche Arezzo si prepara al giro di vite sugli alcolici agli under 16. L'assessore Marconi ha deciso di seguire l'esempio di Milano. "Il bilancio di questo anno abbondante di norme è sostanzialmente positivo - dice Marconi - ma sono convinto che molte responsabilità di questa situazione siano da attribuire a famiglie troppo assenti"

LA NAZIONE 6 agosto 2009

A bocca asciutta. Chi ha meno di 16 anni non potrà più bere in città: effetto-Moratti, o tanto per rimanere a pochi chilometri di distanza, effetto-Brandi. Anche Arezzo si prepara al giro di vite sugli alcolici agli under 16. L'assessore alla Sicurezza Giuseppe Marconi è deciso ad imboccare la strada tracciata di recente dalla giunta milanese anticipata di qualche mese da Castiglion Fiorentino: il sindaco Paolo Brandi nei giorni scorsi ha sottolineato la primogenitura delle norme che vietano ai più giovani di alzare il gomito.
Ma Castello Sforzesco o Cassero poco importa: la parola d'ordine è stop all'alcol. A Marconi prima servirà un confronto in giunta e con Fanfani dopo Ferragosto, ma le linee-guida sembrano già tracciate: «È il problema più importante che dobbiamo fronteggiare, soprattutto nei fine settimana - conferma Marconi - sono davvero troppi i giovanissimi che si fanno del male senza rendersene conto: è arrivata l'ora di dire basta».
A palazzo Cavallo, insomma, stanno già preparando un'ordinanza che ricalchi quella che sta facendo discutere all'ombra della «Madunina»: stop totale al consumo di alcol per i minori di 16 anni. Sarà vietato per i giovani acquistarlo o consumarlo in strada o nei locali. Pesanti anche le sanzioni: chi trasgredisce sarà punito con una multa, da recapitare ai genitori, che può arrivare a 450 euro (500 se non è pagata entro cinque giorni).
Nel capoluogo lombardo per ora è una sperimentazione che andrà avanti per quattro mesi: si persegue non solo la vendita e la somministrazione da parte dei locali, ma anche il consumo, la detenzione e la cessione gratuita di alcol agli under 16. L'ordinanza prevede addirittura il sequestro cautelare e la confisca delle bottiglie. La grande novità sta nel fatto che il Comune di Milano è il primo in Italia a sanzionare non soltanto gli esercenti per la vendita e la somministrazione di alcolici ai più giovani, ma anche i ragazzi, e i loro genitori. L'ordinanza meneghina impone ai vigili, ma anche a polizia, carabinieri e guardia di finanza il compito di far rispettare questa nuova norma.
Per il sindaco di Milano il primo obiettivo del divieto è quello di tutelare la salute dei giovanissimi, visto che in città sta assumendo dimensioni preoccupanti il fenomeno di ragazzi minorenni che bevono con il solo scopo di ubriacarsi. Nella primavera dello scorso anno il Comune di Arezzo aveva già varato un'ordinanza che vieta la somministrazione e vendita di bottiglie di vetro e lattine contenenti bevande alcoliche e non alcoliche dalle 21 alle 5 del mattino.
Adesso la volontà di fare un ulteriore passo avanti: «Il bilancio di questo anno abbondante di norme è sostanzialmente positivo - dice Marconi - ma sono convinto che molte responsabilità di questa situazione siano da attribuire a famiglie troppo assenti. Per questo sanzionarle può rappresentare una spinta ulteriore ad arginare il fenomeno».
Che però non si può sconfiggere solo a suon di maxi ammende: «Stiamo già portando avanti, insieme ad altre istituzioni locali una serie di iniziative per la sensibilizzazione dei ragazzi. Dal discotaxi alle serate no alcool fino ad Happy Night e Happy Street - ricorda l'assessore - abbiamo investito sulla prevenzione coinvolgendo anche operatori di strada. Un lavoro importante, fatto in sinergia, che andrà esteso anche alle famiglie. Insomma alle politiche di sicurezza devono essere accompagnate politiche sociali e strutturali a favore dei giovani». E intanto la movida degli under 16 aretini sta per diventare «alcol-free».