Baby giocatori d'azzardo: cresce anche tra i giovanissimi la dipendenza da gioco
Baby giocatori d'azzardo: cresce anche tra i giovanissimi la dipendenza da gioco
Si è sempre pensato che i problemi legati al gioco fossero tipici degli adulti, studi recenti però hanno lanciato un allarme:
sempre più spesso anche i giovanissimi sono attratti dalla possibilità di facili guadagni. Ragazzi che trascorrono i
pomeriggi in un centro scommesse e le notti sul computer a colpi di poker e black jack. Ma quali sono le conseguenze?
I giochi più in voga
Secondo la ricerca i giochi più ricercati dai giovani sono il Gratta e Vinci, il Superenalotto e il Lotto. Accanto a questi
però si evidenzia un apprezzamento sempre maggiore per altre tipologie di giochi: le scommesse nelle agenzie specializzate,
le macchinette presenti in bar e tabaccherie e il poker online.
Le motivazioni che spingono i ragazzi a giocare sono prevalentemente la speranza di avere facili guadagni e, solo in seguito,
il puro divertimento.
Preadolescenti "azzardati"
Il gioco d'azzardo sta coinvolgendo sempre di più una fascia di età molto vulnerabile; gli adolescenti e preadolescenti sono,
infatti, molto più inclini a sviluppare problemi di gioco. L'età media in cui ci si avvicina al gioco si è abbassata e
attualmente si inizia mediamente a 12-13 anni. Questi ragazzini sono attratti dalla possibilità di avere un facile guadagno
per comprarsi così accessori che i genitori negano loro. Ma accanto a motivazioni economiche, i piccoli giocatori sono
attratti dal gioco per l'eccitazione e il divertimento che da questo ne consegue. Si tratta di ragazzi sempre più annoiati,
senza stimoli, che cercano con questa attività di sconfiggere la noia di giornate sempre uguali. In più la propensione al
gioco è spesso correlata al contesto famigliare in cui si vive: se anche i genitori giocano spesso, il figlio viene stimolato
fin da piccolo.
Campanelli d'allarme
Un genitore come si può accorgere se il figlio gioca d'azzardo? Bisogna prestare attenzione alle difficoltà scolastiche, alle
assenze continue e bocciature. In più bisogna stare attenti se il figlio fa debiti di continuo, o richiede anche piccole
somme ai genitori in continuazione. Anche il seguire con assiduità risultati di eventi sportivi è un altro segnale. I giovani
che poi giocano sono spesso irritabili, ostili e sempre all'erta.
La dipendenza
I problemi legati al gioco possono avere conseguenze serie fino a diventare una pulsione irrefrenabile che crea dipendenza.
Le attività scolastiche sono influenzate negativamente così come la sfera famigliare e sociale. Quando un adolescente si
trova immerso nella dipendenza da gioco è molto difficile allontanarlo o innescare in lui nuovi interessi, e in molti casi si
arriva anche a dimenticare i propri problemi personali. Diventano frequenti le manifestazioni di abbassamento di autostima,
così come i rischi di cadere in depressione. Un comportamento spesso tipico è allontanarsi dalle vecchie compagnie di amici e
sostituirle con i nuovi compagni di gioco.
Come uscirne
Nel caso di ragazzi dipendenti dal gioco l'approccio cognitivo comportamentale è il metodo migliore per intervenire. Lo scopo
è quello di ricercare le cause stressanti che hanno portato il ragazzo a cadere nel gioco d'azzardo. Solitamente si tratta di
problemi famigliari, scolastici e sociali. Con un programma adeguato si può uscire dal problema, ma è fondamentale la
partecipazione e la sincerità del ragazzo con il terapeuta.
Autore: Bianca Maria Fracas - Psicologa e consulente sessuale