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Bevande alcoliche: in arrivo avvertenze sulle etichette?

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In arrivo avvertimenti sulla salute in etichetta ?
La Strategia Europea sull'Alcol (2006), destinata a terminare a fine 2012, dovrebbe essere rinnovata con una nuova versione 2013/2020.
Despina Spanou, direttrice del Forum Europeo su Alcol e Salute, che è la "vetrina" della Strategia, ha dichiarato che la nuova versione dovrà

essere ripensata, e che dovrà mettere a fuoco gli avvertimenti sulla salute ai consumatori di bevande alcoliche. Ma all'industria dell'alcol

verrà data la possibilità di auto-regolamentarsi in materia.
La capacità dell'industria di auto-regolamentarsi in tema di pubblicità degli alcolici ed in tema di avvertimenti sulla salute sarà sotto

stretta osservazione, in quanto l'auto-regolamentazione su temi come questi può funzionare, ma solo se applicata in modo corretto.
L'attuale Strategia, attraverso il Forum Europeo su Alcol e Salute, ha dato molto spazio all'industria, permettendole di cimentarsi in

programmi volontari di auto-regolamentazione, soggetti allo scrutinio della Commissione. Questi programmi volontari hanno dato buoni

risultati, ha detto la Spanou, in un'intervista rilasciata a Euractive, ma ha aggiunto che i rappresentanti della società civile sono ansiosi

di vedere regolamentazioni più stringenti.
"Vogliamo che l'industria dimostri che l'auto-regolamentazione funziona, che può fornire risultati" ha detto la Spanou. Lo stesso presidente

Europeo Barroso ha personalmente indicato una preferenza per norme più rigorose rispetto agli avvertimenti da mettere in etichetta. "Non

abbiamo mai preteso che comparissero avvertimenti tipo "L'alcol uccide", ma noi vogliamo avvertimenti sulla salute. Essi possono avere un

impatto efficace ed immediato sulle persone più vulnerabili (come le donne in gravidanza ed i giovani) e questa è la direzione che abbiamo

chiesto all'industria di seguire" ha aggiunto la Spanou.
Sarà anche necessario che i rappresentanti degli Stati Membri vengano coinvolti più direttamente. C'è già un incontro periodico fra

rappresentanti tecnici nominati dagli SM, che discute queste materie. "Ma noi vogliamo portare questa discussione ad un più alto livello

politico, perchè vediamo che ci sono già interventi di alcuni paesi a livello nazionale, e noi vogliamo trovare il modo per aiutare gli Stati

Membri a fare di più, per aumentare il numero dei paesi che decidono di prendere iniziative in questo campo" ha detto la Spanou.
Un esempio recente di intervento nazionale è fornito da Scozia ed Inghilterra, che hanno deciso di fissare un prezzo minimo per le bevande

alcoliche, per fare in modo che esse non possano più essere le bevande più economiche che si possono acquistare e per combattere il binge- drinking. La mossa però è controversa, perché sembra che l'industria intenda contrattaccare, citando il governo in giudizio per violazione delle regole della libera concorrenza.
La Spanou ritiene che la tassazione delle bevande alcoliche e la fissazione di un prezzo minimo rientrino fra le prerogative di ciascuno

stato membro, ma ha aggiunto che tali misure, da sole, non possono bastare a frenare i problemi alcolcorrelati, e che una visione più ampia

del problema sia necessaria.

 


(tratto da: rassegna stampa sul vino, birra e altri alcolici del 6 maggio 2012 - traduzione libera di Ennio Palmesino)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)