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Bolzano: ultimo giorno di scuola, alcol e controlli

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Birra e liquori ad 1 euro. Prezzi popolari che ieri mattina hanno attirato centinaia di studenti, reduci dall'ultima lezione dell'anno, al bar Haidi di via Renon. Una scena già vista in febbraio: stesso locale, stesso prezzo, con l'unica variante (allora) della vodka. Quattro uomini della security ieri «pattugliavano» la zona per togliere qualsiasi intenzione bellicosa. Controlli rigidissimi all'ingresso dello School's out, negli ultimi anni non immune da polemiche per gli eccessi di qualche giovane avvinazzato: perquisizione all'ingresso, per evitare l'entrata abusiva di alcolici.  Il bilancio dell'ultimo giorno di scuola non ha fatto registrare casi-limite, come avvenuto in un recente passato. Solo un paio di uscite a vuoto della Croce bianca, sul prato di via Renon, per altrettanti giovani ubriachi. Falsi allarmi, fortunatamente, visto che i presunti malori non erano altro che sonnellini post-sbornia. I sanitari sono rientrati alla base con la lettiga vuota e qualche pensiero malevolo nei confronti di chi non sa distinguere un coma etilico dai postumi di una «balla»: «Bastava dargli una scorlata...».  Il pellegrinaggio alcolico degli studenti al bar Haidi è cominciato poco dopo le 10. Attirati da prezzi più che abbordabili: 1 euro per birra e liquore. Ormai sanno che in certi giorni dell'anno, in quel locale si pratica questa politica. Con un pugno di monete, lo sballo è assicurato. «Ma sono fiscali sull'età, vogliono vedere la carta d'identità», spiegano alcune ragazze che sorseggiano una bionda sedute sul marciapiede. Fatta la legge, trovato l'inganno. Basta che qualcuno con più di 16 anni acquisti alcolici per tutti ed è fatta, facciamo notare: le ragazze sorridono e stringono le spalle. Se poi chiediamo perché s'ingozzano alle 10 di mattina di liquori, rispondono così: «Ci divertiamo».  All'interno del bar, in effetti, viene chiesto un documento a tutti. All'esterno quattro uomini della sicurezza verificano che tutto fili via senza eccessi: «Controlliamo che non si portino alcolici nello zaino e verifichiamo che non ci siano ragazzini che si fanno portare bevande da quelli più vecchi: c'è sempre qualcun che fa il furbo...». Uno studente viene invitato a cestinare una birra davanti ai nostri occhi.  «La cosa importante, per me, è evitare gli eccessi - commenta Patrick Stampfer, titolare del bar Haidi - questa mattina ho ricevuto la visita della guardia di finanza e della polizia, era tutto in ordine». Sull'opportunità di attirare gli studenti con prezzi stracciati, Stampfer risponde così: «Vengono comunque, non sono miei clienti abituali. E, in ogni caso, 1 euro lo faccio pagare solo per la birra piccola e il liquore da 2 centilitri...».  Controlli rigidissimi sono stati organizzati all'ingresso dello School's Out, il concerto di fine anno alla Fiera di Bolzano. Tutti sono stati perquisiti per evitare il «contrabbando» di alcolici o altre bevande non gradite, quelle energetiche ad esempio: c'è il timore di cocktail pericolosi. Lo scorso anno era stata seguita la polizia dell'alcol-zero all'interno. Col risultato che gruppi di giovani si erano ubriacati fino allo sfinimento all'esterno. Quest'anno nell'area del concerto era ammessa solo la birra, al prezzo di 3 euro. La sicurezza - oltre che dalle forze dell'ordine - era garantita da 25 persone. Agli addetti alla mescita è stata consegnato un protocollo rigoroso: no alcol agli under 16 e acqua minerale gratis a chi dà segni di ebbrezza. «Abbia scelto una strada - ha detto Willy Vontavon, organizzatore dell'evento - che ci permette di "gestire" il consumo di alcol. Sì alla birra, ma niente superalcolici, spesso causa di situazioni spiacevoli, anche se isolate».