Calci (PI): aggredita la squadra di soccorritori
alcol alcolisti dipendenza violenza giovani alcolismo
L'ambulanza della Misericordia di Calci presa a pugni e calci da un gruppo di giovani che aveva bevuto un po' troppo
IL TIRRENO 06 agosto 2009
CALCI. Aggredita la squadra 118 della Misericordia di Calci, mentre stava soccorrendo due ragazzi. L'episodio è avvenuto davanti a tantissime persone. Un fatto che avrà strascichi giudiziari dopo la denuncia presentata ai carabinieri.
Nel commento dei responsabili della Misericordia la fotografia di una serata allucinante, era l'ultimo giorno della festa di Sant'Ermolao, il patrono del paese. «Siamo stati aggrediti e l'ambulanza è stata presa a calci e pugni da un gruppo di giovani», dice un giovane volontario della Misericordia.
Tutto è cominciato quando una persona si è sentita male. Allertata la postazione dell'Arciconfraternita, in via Roma, è partita un'ambulanza. Giunti sul posto, i soccorritori sono intervenuti ed hanno preso a bordo un giovane e stavano vagliando le condizioni di un altro insieme a lui per accompagnare entrambi in ospedale. A questo punto è successo il finimondo. Gli spazi ristretti e la calca della gente al luna park, hanno creato una situazione ancora più difficile.
Parlano ancora i volontari: «Un gruppo di ragazzi, che probabilmente avevano alzato un po' troppo il gomito, ci ha aggrediti. Nel portare aiuto a uno di loro, la nostra squadra 118 è stata assalita e costretta addirittura a scappare dal campo sportivo di via Brogiotti fino alla Gabella per raggiungere piazza della Propositura, sempre inseguita dalla macchina degli aggressori».
Una vera e propria caccia durata alcuni chilometri nel dedalo delle strade. Alla fine i volontari sono scesi e con l'intervento di altri amici volontari è stato possibile allontanare l'equipaggio e mettere al sicuro l'ambulanza che ha riportato seri danni soprattutto sulle fiancate laterali.
Dicono alla Misericordia: «La nostra associazione presenterà una denuncia per i danni provocati al mezzo, per l'aggressione all'equipaggio oltre all'interruzione di pubblico servizio». Andrea Lupetti, animatore instancabile dei volontari, sottolinea: «I grandi numeri ottenuti attraverso le tessere associative, più di 300 date via in tre giorni e gli iscritti al corso di primo intervento, passano in secondo piano rispetto al triste evento. Ci siamo domandati: ma chi ce lo fa fare?. Poi, pensando a tutte le persone aiutate negli anni, ai servizi offerti, beh!, una risposta all'interrogativo è stata trovata velocemente».