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News di Alcologia

Capistrello (AQ): dati preoccupanti sull'abuso di alcol

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Marino Di Marco
Allarme: la media è del 7,29%. Gli altri comuni si fermano al 4%
Su 5400 abitanti 73 famiglie hanno problemi tanto da ricorrere alle cure del Sert
CAPISTRELLO. Come annunciato proseguono gli incontri con i referenti del Sert di Avezzano riguardo ai problemi di alcol e

tossicodipendenza. Tali incontri hanno lo scopo di sensibilizzare, ma soprattutto quello della prevenzione verso un fenomeno

che purtroppo riguarda direttamente un gran numero di soggetti e di riflesso interessa inevitabilmente i familiari. Il quadro

che viene fuori dai dati ufficiali del Sert è per Capistrello allarmante, ma gli altri centri marsicani non sono da meno.

Bisogna assolutamente tenere alta la guardia e incentivare le azioni di contrasto. Al 31/12/2009 erano ben 1104 le persone

con problemi di alcol assistite dal Sert; di queste 73 sono capistrellesi pari al 7,29% di tutti i casi. Il resto della Valle

Roveto presenta in totale 65 casi pari al 6,74%. Insomma, se si rapporta il tutto alla popolazione, il problema per

Capistrello diventa assai rilevante: 5400 abitanti 73 casi; Valle Roveto 15mila abitanti 65 casi. Nel resto della Marsica

sono 826 i soggetti con problemi con l'alcol più altri 140 che riguardano persone non residenti. Nessuno può restare

tranquillo perché la percentuale nei singoli centri sfiora una media del 4%. A leggere bene i dati, Capistrello e la Valle

Roveto pur presentando situazioni difficili, non rappresentano la criticità assoluta; va decisamente peggio alla Valle del

Giovenco, ma questa è una magra consolazione. I numeri ufficiali dicono che a Capistrello la fascia più a rischio si ha tra i

35 e 60 anni, in particolare tra 50 e 55 (ben 16), ma il vero problema è il sommerso ed è esclusivamente riferito ai giovani

tra i 15 e i 25 anni. «I dati sono questi - ci dice Adelmo Di Salvatore del Sert di Avezzano - dobbiamo moltiplicare gli

sforzi per un serio contrasto. Istituzioni, Asl, enti locali, famiglie e associazioni devono lavorare per una seria

sensibilizzazione». Dalle parole di Di Salvatore si percepisce che per affrontare il problema bisogna conoscerlo. L'assessore

alle Politiche Sociali Alessandro Croce è impegnato su questo fronte: «Come amministrazione cerchiamo di sensibilizzare il

tessuto sociale - ci dice l'assessore -, sicuramente interverremo sui gestori di pubblici esercizi per il rispetto degli

orari e lavoreremo d'intesa con le forze dell'ordine per un maggior controllo». Franco Ciciotti ritiene opportuno invece

puntare sul coinvolgimento dei giovani. «Lo dico come amministratore e come genitore - afferma Ciciotti - I giovani vanno

interessati in attività sportive e culturali. Solo un forte impegno in attività sociali rende il giovane maturo. Questo però

richiede programmazione e investimenti».