Coraggio, speranza, fiducia: l'aiuto dei CAT per superare il problema dell'alcol
Coraggio, speranza, fiducia: l'aiuto dei CAT per superare il problema dell'alcol
Tommaso, Marianna, Alfonso...raccontano un'esperienza di vita, la loro. Problemi con l'alcol, voglia di superarli. Presenti
questo pomeriggio all'incontro ‘Alcol...Piacere di conoscerti!' organizzato dall'associazione di volontariato ‘Vivere Dentro'
Onlus in collaborazione con Arcat Campania. Alcuni già si conoscono, altri si incontrano per la prima volta, ma è viva la
voglia di collaborare, di relazionarsi e di ascoltare. C'è chi visibilmente emozionato parla della sua parte più intima, chi
in un'unica domanda comunica la propria difficoltà a ‘uscirne' o meglio a non ‘ricominciare a bere'.
Un tema delicato quello affrontato da Antonella De Figlio, servitrice insegnante del Club ‘Il Sorriso' e referente per
Benevento di Arcat Campania, Luigi Perna, servitore insegnante del Club ‘Insieme' di Avellino nonché medico responsabile
dell'U.O.S. Alcologia dell'Azienda Sanitaria di Avellino e Anna Coppola, servitrice insegnante del Club ‘La rosa di Gerico'
di Napoli e vice presidente di Arcat Campania. Un tema non lontano da loro visto il ruolo che hanno scelto di svolgere.
Il Cat (Club Alcolisti in trattamento) è un'associazione privata, una comunità multifamiliare che si occupa del trattamento
dei problemi alcol correlati, ma si apre anche alla possibile combinazione tra questi e l'uso di altre sostanze, disturbi
psichiatrici, comportamenti violenti.
A spiegarne la nascita e le finalità è Coppola: "Da prendere in considerazione sono in particolare i problemi familiari che
l'alcol provoca. Da 6 anni sono in un Club e questa è una realtà che purtroppo ho toccato con mano diverse volte. Ciò che
contraddistingue la nostra metodologia è proprio l'approccio familiare. I Club in Italia sono nati nel 1979 ad opera di
Hudolin, neuropsichiatra dell'Università di Zagabria. L'alcolismo non è considerato un vizio o una malattia, ma uno stile di
vita. Nella famiglia magari c'è il problema che l'ha generato, ma anche il germoglio per risolverlo. E' bene sottolineare
che, diversamente da quanto si potrebbe pensare, nel Club non si fa terapia perché per noi non esiste cura se non c'è
malattia. Condividiamo esperienze con lo scopo di crescere e scoprire un nuovo modo di comunicare. Ogni famiglia nel Club
trova sostegno e si relaziona con le altre comprendendo di non essere sola. Solidarietà, motivazione, ascolto, obiettivo
comune, spirito di squadra...sono solo alcune delle nostre parole chiave".
Nient'altro che famiglie con all'interno persone che hanno problemi con l'alcol che si incontrano, si confrontano e si
aiutano.
"L'incontro di questo pomeriggio - ha poi affermato De Figlio - ha lo scopo proprio di sensibilizzare alla problematica
dell'alcol. Qui a Benevento ‘Il Sorriso' è l'unico Club che opera, purtroppo direi. Il nostro è un gruppo d'aiuto in cui al
centro viene messa la persona alcolista, ma soprattutto tutta la sua famiglia".
Sull'importanza delle relazioni si è soffermato anche Perna che, comunicando con i presenti, ha spiegato cos'è l'alcol, cosa
si prova quando lo si assume e quali sono le sue controindicazioni.
"L'alcol è una sostanza tossica - ha detto il medico -. Il suo effetto è simile a quello di alcuni farmaci, come i
barbiturici, stessa parentela che ha, per esempio, il metadone con la droga. C'è qualcuno quindi che bevendo trova un'
autocura, un effetto farmacologico che porta nei primi giorni o mesi a stare bene per poi divenire dipendenza.
L'80% degli italiani bevo solo per il piacere di farlo, il 10% ha un rapporto problematico con l'alcol (può avere incidenti
stradali, ma non sono da sottovalutare anche quelli agricoli e sul lavoro), il 5% ne dipende completamente. C'è chi
addirittura crede che bere in gravidanza faccia bene al bambino, ma non è assolutamente così. Quando una madre beve
costantemente può provocare malformazioni al feto. Così come facciamo per qualsiasi farmaco dovremmo chiederci quali sono le
controindicazioni dell'alcol. Pensare che sia una sostanza tossica e psicoattiva ci farà avere sicuramente un approccio
diverso".
Come detto a Benevento opera il Cat ‘Il Sorriso', aperto dal 2005. Le riunioni si svolgono una volta a settimana, il giovedì
dalle 18,30 alle 20 presso il Centro di solidarietà ‘Vivere dentro' in Via Cosimo Nuzzolo. E' mantenuta la più stretta
riservatezza su quanto viene detto nel corso degli incontri. Per maggiori informazioni è possibile contattare Antonella De
Figlio, la servitrice insegnante al numero: 339 3142895.
Grazia Palmieri