Dipendenza da alcol: continua la sperimentazione del farmaco Nalmefene
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Dipendenza da alcol, buoni risultati della fase III con nalmefene
Lundbeck ha reso noto che anche i dati finali del terzo studio di fase III condotto con nalmefene sono stati positivi. Il trial aveva lo
scopo di valutare efficacia e sicurezza del farmaco sperimentale quale supporto alle terapia di disuassefazione dalla dipendenza da alcool.
Rispetto al placebo, i pazienti trattati con nalmefene hanno ridotto i giorni in cui continuavano a bere e hanno ridotto anche il consumo
totale di alcol.
Noto con la sigla ESENSE2, il trial ha arruolato 718 pazienti con dipendenza da alcol randomizzati a ricevere nalmenfene o placebo alla
bisogna. I risultati di questo studio, insieme a quelli del precedente ESENSE1 trial, dimostrano che dopo 6 mesi di terapia i pazienti che
assumevano nalmefene avevano ridotto del 50% l'assunzione di alcol.
Inoltre, un altro studio denominato SENSE, aveva già dimostrato che questo effetto veniva mantenuto a un anno.
Entro la fine dell'anno l'azienda intende depositare alle agenzie regolatorie il dossier registrativo che comprende i dati di studi condotti
su oltre 2mila pazienti. Gli analisti stimano che, sulla base dei dati disponibili, il farmaco abbia una probabilità dell'80% di essere
approvato, e che una volta in commercio potrebbe raggiungere vendite annue mondiali comprese fra 500 milioni e il miliardo di dollari.
Nalmefene
Nalmefene è un antagonista oppioide derivato dal naltrexone, con azione simile, ma la durata dell'effetto è più prolungata rispetto a quella
del naloxone. Il nome chimico è 17-(ciclopropilmetil)-4,5 alfa-epossi-6-metilenmorfinian-3,14 diolo. L'emivita di eliminazione è di 8-9 ore
dopo somministrazione endovenosa e di 11 ore circa dopo somministrazione orale. Il nalmefene non provoca effetti simili a quelli dei
morfinici quando somministrato a tossicodipendenti.
Alcolismo
L'alcolismo è una malattia cronica recidivante che solo nel nostro Paese riguarda circa 1 milione e mezzo di persone. L'Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) stima che, nel mondo, l'alcol provochi complessivamente 2 milioni e mezzo di morti ogni anno, il 4% di tutti i
decessi. In Italia sono almeno 30mila l'anno i decessi per cause alcol-correlate e l'alcol rappresenta la prima causa di morte tra i giovani
fino all'età di 24 anni. Nel nostro Paese le spese totali e sociali dovute all'abuso di alcol (mortalità e morbilità, perdita di
produttività, assenteismo, disoccupazione, costi sanitari, etc.) rappresentano mediamente il 3,5% del Prodotto Interno Lordo, pari ad un
valore di circa 53 miliardi di euro l'anno se rapportato al PIL 2010. In Europa i costi sono stati stimati in circa 400 miliardi di euro l'
anno.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)