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Gascoigne torna a casa: ''E' guarito dall'alcol''

L'ex giocatore della Lazio lascerà la prossima settimana la clinica americana dove era stato ricoverato per disintossicarsi dalla dipendenza dall'alcol dopo l'ennesimo tracollo
ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Gazza torna a casa e promette di rimanere sobrio. Questo week-end Paul Gascoigne rientrerà in Gran Bretagna dopo avere trascorso un mese in un centro di recupero degli alcolizzati in Arizona, dove era stato ricoverato d'urgenza in seguito a un'altra delle crisi di cui ha sofferto a più riprese negli ultimi anni. "Non voglio più bere neanche un goccio di alcol, mi sento guarito", avrebbe detto l'ex-giocatore della Lazio, del Newcastle e della nazionale inglese, secondo quanto riportano oggi i tabloid del regno, accompagnando il servizio con fotografie che lo mostrano in uno stato migliore di quello in cui era poche settimane or sono.

Gascoigne aveva destato nuovi allarme sulla sua salute apparendo incapce di parlare e di reggersi in piedi a un evento pubblico in Inghilterra alla fine di gennaio. L'allarme per le sue condizioni ha messo in moto una catena di solidarietà, con amici, ex-compagni di squadra e giocatori dell'Inghilterra che hanno fatto una colletta per tirare fuori i soldi del viaggio negli Stati Uniti e del ricovero in una costosa clinica per la riabilitazione dall'alcolismo. Ma un paparazzo ha scattato una foto di Gazza al suo arrivo all'aeroporto di Phoenix, in un pub con un bicchierone di birra in mano. E due giorni dopo, appena ricoverato, ha avuto un collasso cardiocircolatorio, che ha reso necessario portarlo in un ospedale della città americana, dove lo hanno messo nel reparto di cure intensive. A quel punto si era temuto il peggio, che fosse troppo tardi per salvarlo. "Non facciamogli fare la fine di mio marito", aveva detto poco prima che Gascoigne partisse per l'America la vedova di George Best, il grande campione ucciso dall'alcol. Fortunatamente, la cura sembra avere avuto buon effetto e ora Gazza torna a casa, dicendosi "guarito" e deciso a non farsi più sedurre dalla bottiglia. Qualcuno dei suoi amici teme che il ricovero sia stato troppo breve. Ma tutti gli fanno gli auguri che questa sia la volta buona.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)