Giovani e alcolismo, il binomio preoccupante
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Il resoconto di un meeting promosso dal Lions Club rivolto agli studenti gravinesi
La seguente riflessione ad opera del sig. Franco Laiso - e che qui si ripropone integralmente - giunge a margine del meeting sui "Giovani e Alcolismo" promosso dai soci del Lions Club e che ha registrato una numerosa partecipazione di alunni, docenti e dirigenti di Scuole Elementari, Medie inferiori e Superiori. Sono intervenute, inoltre, autorità lionistiche e civili come il Past Governatore Mario Rinaldi, il primo vice Governatore Rocco Saltino, la Delegata di Zona Vita Dimartino, i presidenti dei club di Santeramo e Cassano, rispettivamente Francesca Santoro e Nicola Petruzzellis, oltre al Vice sindaco di Gravina Tonino Masiello. Al termine è stato distribuito ai dirigenti un questionario che sarà proposto agli alunni.
Redazione Gravinaonline
"E' noto a tutti come il periodo adolescenziale sia uno fra i più tormentati della vita di un uomo. Le varie forme di disagio cui vanno sempre incontro i giovani, da sempre, sembrano però negli ultimi anni essere acuite e certamente profondamente trasformate. Fra i giovani d'oggi, infatti, sembrano manifestarsi sempre di più difficoltà psico-comportamentali totalmente nuove e diverse, tante volte non facilmente distinguibili in situazioni ordinarie e formali ma sicuramente rivelabili attraverso un minimo d'ascolto e attenzione verso i loro comportamenti, atteggiamenti e mentalità.
Il tutto è riconducibile ai bruschi e radicali cambiamenti cui è andata incontro la nostra società dalla metà del secolo scorso a oggi divenendo una società edonistica. L'impoverimento delle relazioni interpersonali, la crescente instabilità della famiglia, la crisi economica, morale, religiosa ha portato a un progressivo ridimensionamento delle attese e della percezione del futuro e delle risposte ai quesiti esistenziali contribuendo se non determinando l'attuale stato di malessere in cui versano oggi i nostri giovani figli. Alla luce di tutto ciò, l'assunzione di sostanze tra cui l'alcol potrebbe essere interpretata come un inappropriato tentativo di automedicazione, di solito non rivolto verso un preciso e conclamato disturbo psichico, ma corrispondente a un'indistinta e generalizzata condizione di disagio e malessere.
Molte droghe, prime fra tutte l'alcol, sono spesso percepite dai giovani adolescenti come semplici sostanze ricreazionali da usarsi in compagnia di amici solo per divertirsi un po', in particolari circostanze, magari alla fine della settimana, tanto il pericolo è associato, solitamente, all'uso quotidiano di grosse quantità. Questo modo di pensare vuol semplicemente dire sottovalutare il grosso pericolo.
Partendo da queste mie riflessioni, nella piena consapevolezza che essere Lion vuol dire in primis essere attento a tutto ciò che accade intorno a noi, per essere pronto a dare il proprio aiuto a chi è nel bisogno, parlando con la Dott. Francesca Santoro, presidente dei Lions Club di Santeramo e in seguito con i Presidenti dei LC di Cassano e Toritto dott. Nicola Petruzzellis e avv. Michele Mongelli, è scaturita la necessità di organizzare un meeting nella nostra zona sui "Giovani e Alcolismo". Questo incontro vuol essere una presa visione di un grosso problema per gettare le basi per un progetto più dettagliato e proficuo da svolgere nelle scuole. Molto entusiasmo mi ha trasmesso l'amico lion dott. Vito De Robertis che, appena saputo dei miei desiderata, mi ha sostenuto fattivamente e pazientemente nell'organizzare l'incontro. La disponibilità oltre che la notissima competenza della Dott. Maria Teresa Salerno, della Dott.ssa Doda Renzetti e l'incommensurabile dono che Gianni e Piero hanno voluto fare ai nostri giovani, dichiarandosi disponibili, come ex alcolisti, a parlare della loro esperienza vissuta, hanno rafforzato in me la concezione che è davvero bello spendersi per gli altri: perché questo è il vivere quotidiano del nostro motto lionistico "per servire". Questi signori lo fanno con cuore e passione ogni giorno, mettendo la loro faccia e il loro vissuto a disposizione di tutti.
Stando con loro è difficile non essere contagiati da tanta sensibilità e si spera di essere colpiti da tale voglia ed entusiasmo di essere utili e generosi con chi è più nel bisogno. Permettete che rivolga pubblicamente un grazie e un abbraccio a coloro che mi hanno aiutato a organizzare l'evento e cioè a tutto il mio direttivo ma in modo particolare a Saverio Pace, Mino Moretti e Vincenzo Rutigliano. Un grazie particolare al cerimoniere Maria Assunta per la dedizione e il patema d'animo con cui ha preparato questa sua prima cerimonia. Un saluto affettuoso e grato lo rivolgo, a nome mio personale e di tutto il club, alla Dirigente scolastico Prof. Antonella Sarpi, che come sempre, disponibile e attenta a tutto ciò che riguarda il sapere e la formazione dei suoi giovani studenti, non ha avuto un attimo di perplessità ad accogliere con entusiasmo questo nostro progetto. Grazie a voi tutti che avete assistito all'evento. Questo ci incoraggia a pensare che ci sia, e senza dubbio c'è, anche una Gravina che vuole alzare il capo per una nuova vita più a misura d'uomo".
Franco Laiso