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Il primo bicchiere a 11 anni. Delirium tremens già a 15

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TORINO - Alcol dipendenza, un iceberg in cui ad un piccolo emerso equivale un sommerso molto esteso, nonché fenomeno che cresce, soprattutto tra i giovanissimi e in modo allarmante, tanto che si brinda con il primo bicchiere alla tenera età di 11 anni e si è assaliti, nei casi più estremi, da crisi di astinenza gravissimi ("delirium tremens") da mandare d'urgenza direttamente al pronto soccorso. Poco tempo fa è capitato ad un quindicenne straniero (uno dei 9 nuovi casi da 0 a 19 anni presi in carico nei servizi territoriali del Piemonte) che assalito da una forte crisi di astinenza fu trasferito all'ospedale Regina Margherita. E poi, che dire del "binge drinking", che significa "calarsi" sei o più bicchieri di superalcolici per sera? Il problema del consumo rischioso di alcol esiste tra i giovanissimi (femminucce incluse, anche se in minore percentuale) e l'allarme arriva dagli operatori del settore che, a chiusura del convegno "Vent'anni di lotta all'alcol in Piemonte" organizzato dalla Società Italiana di Alcologia, Regione Piemonte e Asl To2, ammettono: «E' prioritario sensibilizzare i giovani». «Da più ricerche - spiega la psichiatra Paola Damiano, presidente della Società Italiana Alcologia - si evidenzia che l'uso dell'alcol inizia anche a 11-12 anni ed è sostenuto da mode o pubblicità che condizionano lo stile di vita di questa fascia di età, molto difficile da raggiungere e da coinvolgere anche in interventi di tipo preventivo efficaci». Secondo il rapporto regionale Hbsc del 2005 su giovani di età dagli 11 ai 15 anni, al crescere delle età la percentuale che dichiara di consumare bevande alcoliche ogni giorno aumenta dal 3 all'8,1%; dichiarano di bere almeno una volta la settimana il 4,7% dei ragazzi di 11 anni, il 13,5% dei tredicenni e il 31,6% dei quindicenni. Altro dato: oltre il 70% dei giovani dai 18 ai 24 anni consuma alcol solo nei fine settimana. L'alcolista tipo che si rivolge ai servizi per le dipendenze è un uomo tra i 40 e i 60 anni. I dati dell'Osservatorio epidemiologico delle dipendenze della Regione dicono che gli utenti trattati per problemi di alcol dipendenza nei servizi sono passati da 3.352 nel 2001 a 5.689 nel 2007, per arrivare a circa 6.300 pazienti nel 2008. Una crescita quasi esponenziale. Su Torino questi i dati: circa 900 le cartelle aperte nel 2007 nei servizi di alcologia, mentre i dipartimenti di Patologia delle Dipendenze dell'Asl To2 attualmente registrano 538 pazienti di cui 139 femmine e 399 maschi, un range di età che va dai 40 ai 49 anni per entrambi i generi e un 7% rappresentato da stranieri, per lo più maschi e dell'Est europeo. Una dipendenza come quella delle droghe: secondo le statistiche, ogni anno in Piemonte si contano almeno 1.400 morti a causa dell'alcolismo.