International Review of Psychiatry: allo studio nuovi trattamenti per la dipendenza tramite la stimolazione magnetica transcranica
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Nuovi trattamenti per la dipendenza: la Stimolazione Magnetica Transcranica
I trattamenti attualmente disponibili per le dipendenze da droghe sono limitati e solo moderatamente efficaci: ciò spinge i ricercatori a
cercare nuove modalità terapeutiche. In questo contesto si inseriscono gli studi con la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva
(rTMS), una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva che negli ultimi anni è stata sperimentata come potenziale trattamento per la cura
delle dipendenze.
Mera Barr e i suoi colleghi del Brain Stimulation Lab, Centre for Addiction and Mental Health di Toronto (Canada), hanno recentemente
pubblicato sulla rivista International Review of Psychiatry una rassegna degli studi che ha esaminato l'utilizzo terapeutico della rTMS nel
trattamento della dipendenza da sostanze.
Sono stati presi in considerazione 8 studi che hanno valutato l'efficacia della rTMS nel trattamento della dipendenza da alcol (2 studi),
nicotina (4 studi) e cocaina (2 studi).
I risultati dell'analisi indicano che la rTMS ad alta frequenza applicata sulla corteccia prefrontale dorsolaterale è efficace nel ridurre il
livello del desiderio (craving) per tutte e tre le sostanze studiate. Inoltre, gli studi suggeriscono che sessioni ripetute di questo
trattamento possano essere più efficaci nel ridurre il consumo di tabacco e di alcol.
Gli autori sono giunti alla conclusione che sebbene gli studi in questo campo siano ancora scarsi, essi forniscano evidenze e supporto per
intraprendere ulteriori studi di stimolazione cerebrale nel trattamento della dipendenza da droghe. La rTMS, inoltre, potrebbe essere una
promettente modalità di trattamento anche per la dipendenza dall'eroina e per dipendenze comportamentali, come quella da gioco d'azzardo patologico. A tal proposito, data la rilevanza dell'argomento, il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei
Ministri ha finanziato in Italia vari studi in questo ambito attivando anche importanti collaborazioni scientifiche con centri stranieri, tra
cui il National Institute on Drug Abuse
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)