Italiani e alcol, un rapporto responsabile
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Sono gli uomini a bere di più. Solo il 10% dichiara di lasciarsi andare ma quando si deve guidare l'atteggiamento nei riguardi dell'alcol diventa più responsabile
TeatroNaturale.it 21 febbraio 2009
Gli eccessi del consumo di alcolici riguardano una quota marginale della popolazione e si accompagnano a un comportamento generalmente responsabile in correlazione alla guida dell'auto.
Sono gli uomini a bere di più: il 65% dichiara di consumare alcol in casa, contro il 68,5% fuori casa. Mentre tra le donne la percentuale si ferma al 52. Ma coloro che dichiarano di 'lasciarsi andare' sono al di sotto del 10% del campione. E' quanto emerge da una ricerca della FIPE, la federazione degli esercizi pubblici, sul consumo degli alcoolici in Italia.
Dalla ricerca emerge che a sette italiani su dieci capita di dover guidare l'auto per andare al ristorante o in pizzeria, mentre è più occasionale la guida di un mezzo se la destinazione è la discoteca, segno che in quest'ultimo caso è frequente l'uscita collettiva. E proprio quando si deve guidare l'atteggiamento nei riguardi dell'alcol diventa più responsabile: il 33% non beve affatto, il 54% beve il giusto, mentre il 10% affida la guida ad altri, per non correre rischi. Interrogati sul tema della "tolleranza zero" del governo, cinque italiani su dieci giudicano i provvedimenti negativamente e considerano più efficaci misure come l'aumento dei controlli sulle strade (così per il 34%) e sanzioni severe a chi guida dopo aver esagerato con gli alcolici (così per il 29,5%).
Un dato interessante riguarda anche il consumo di alcolici nei locali serali: il 44% degli intervistati, infatti, dichiara di consumare alcol quando frequenta discoteche o locali serali, mentre tra il restante 66%, piu' della meta' non beve mai troppo.
Commentando i risultati della ricerca, che ha coinvolto un campione di 805 persone maggiorenni, il direttore generale della Fipe Edi Sommariva ha anche illustrato le richieste dell'organizzazione alla politica: abolizione del divieto di somministrazione di alcolici dopo le 2 di notte; abbassamento del limite alcolemico allo 0,2 g/l soltanto per le categorie a rischio (giovani neopatentati, autisti professionali); introduzione del divieto di consumo di alcol nei luoghi diversi da quelli a ciò deputati (pubblici esercizi); strade più sicure; campagne mirate di educazione ai giovanissimi sui rischi alcolcorrelati.
Nel fare queste richieste, l'associazione si dice pronta ad attuare azioni sistematiche che privilegino nei giovanissimi il consumo di bevande analcoliche e il recupero di un corretto modello alimentare, promuovere iniziative che favoriscano la cultura del bere consapevole e con moderazione; mettere a disposozione servizi per un rientro a casa in massima sicurezza; collaborare con istituzioni e altri stakeholder per attuare le iniziative migliori.