Italiani schiavi di bingo e video-poker
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Italiani schiavi di bingo e video-poker
Ieri in copertina la sindrome da cyber-sesso, oggi quella per il gioco d'azzardo. E domani chissà...
Si allunga dunque la lista di coloro che, per una ragione o per un'altra, decidono di evadere dalla realtà creandosi dei "mondi" paralleli e
alternativi. Pare allora che la truppa di italiani accanitasi a sfidare la sorte sia composta da circa 300.000 individui: la loro passione si
indirizza su bingo, gratta-e-vinci, cavalli, carte, lotto e video-poker.
La stima è di Stefano Pallanti, direttore dell'Istituto di Neuroscienze di Firenze, che al Congresso della Società italiana di psicopatologia
presenta uno studio sui 'malati del gioco'. "Da una ricerca su 100 pazienti tra Firenze e New York - dichiara - abbiamo scoperto una terapia
'ad hoc' per un particolare tipo di giocatori patologici: gli 'adrenalinici'". Ecco allora che gli schiavi del gioco possono corrispondere a
una triplice tipologia: gli ossessivo-compulsivi (che sfogano nel gioco alcune loro ossessioni e che vengono curati con serotoninergici),
quelli in cui prevale la dipendenza (che come drogati non possono farne a meno, trattati con naltrexone) e, appunto, gli adrenalinici.
"Questi ultimi giocano per la ricerca di sensazioni forti e di uno stato di febbrile esaltazione". Nel primo studio al mondo, realizzato in
collaborazione con il Mount Sinai di New York, tali soggetti sono stati sottoposti a cura con stabilizzanti dell'umore (valproato e sali di
litio), "una terapia che ha dato ottimi risultati: i giocatori sono riusciti a staccarsi dal tavolo verde o dalle macchinette prima di essere
completamente rovinati".
Infine qualche altro dato che i serve a capire meglio la realtà della sindrome. La mania del gioco esprime un rapporto che è di 3 uomini per
ogni donna. Riconoscere i segni di questa schiavitù è semplice: "Chi gioca al super-enalotto un paio di volte a settimana può stare
tranquillo. Non così se si gioca troppo o troppo spesso - avverte - o se il 'vizio' tiene addirittura lontani dal lavoro e spinge a
'sperperare' grosse somme di denaro". Il gioco induce un cambiamento anche a livello mentale, visto che si può arrivare a "un vero e proprio
stato di trance".