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La piaga dell'alcolismo tra gli adolescenti cechi

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Piaga alcolismo tra gli adolescenti cechi


Svegliato dalla polizia su una panchina del parco, un ragazzo dodicenne di Praga era così ubriaco da non riuscire ne a camminare e ne a parlare. Questa non è che l'ennesima prova della triste piaga dell'alcolismo che colpisce senza precedenti i minorenni cechi.


Il ragazzo è uno dei sette che la polizia ha ritrovato ubriaco e privo di sensi nella capitale ceca in concomitanza dell'ultimo giorno di scuola alla fine di giugno.


"Nel 2011 abbiamo avuto diversi casi simili, ma quest'anno il fenomeno è in netta crescita, assumendo connotati più che preoccupanti, quasi da "allarme sociale". Quest'anno dai dati in nostro possesso abbiamo potuto notare un'abbassamento dell'età media degli adolescenti e un'innalzamento delle quantità di alcool consumate." spiega la portavoce della polizia di Praga Jana Prikrylova.


La preoccupante tendenza, i cui segni sono visibili quotidianamente nelle strade ceche, è stata anticipata e confermata già in maggio dai risultati di un progetto europeo di indagine, denominato ESPAD, svolto nelle scuole ceche sulle tematiche dell'abuso di alcol e altre droghe in genere.


Dall'indagine emerge che una percentuale strabiliante del 93 per cento dei giovani cechi, egualmente diviso fra ragazze e ragazzi, ha consumato alcol nell'ultimo anno, mentre quasi l'80 per cento del campione intervistato, ha ammesso di aver abusato dello stesso nel corso dell'ultimo mese.


Gli esperti ritengono che le cause del triste fenomeno siano da ricercarsi nella facilità di acquisto degli alcolici da parte dei minori, in un sistema normativo lassista nei confronti di certe tematiche e di certe dipendenze e infine anche ad un atteggiamento dell'opinione pubblica tollerante verso l'abuso di alcol. Come molti sapranno la Repubblica Ceca è uno dei paesi più amanti della birra nell'Europa centrale, secondo solo alla Moldavia per quanto riguardia il consumo di alcol fra gli adulti.


"E' un grave problema, e purtroppo non lo si è mai affrontato in modo radicale e definitivo " spiega Jindrich Voboril coordinatore delle politiche sulle droghe del Ministero della Salute. "Gli studi e i dati in nostro possesso ci suggeriscono un incremento a lungo termine del consumo di alcolici, in più vi è una visibile diminuzione dell'età dei ragazzi che oggi tendono a bere alcolici." ha aggiunto Voboril, sottolineando il fatto che in Repubblica Ceca l'età legale per bere alcolici è di 18 anni, e come questa venga costantemente e ampiamente violata.


Voboril ha anche avvertito che bere alcolici regolarmente in età compresa tra i 12 e 16 anni, comporta un aumento del rischio di tossicodipendenza in seguito, notando che lo studio ESPAD, tra le altre cose, ha individuato i giovani cechi, come i maggiori consumatori di cannabis europei.


Gli studi e i sondaggi hanno dimostrato come negli anni passati, i padri cechi hanno trasmesso ai loro figli la tradizione del pub, dove si ci recava a bere ingenti quantità di birra per aiutare la digestione degli abbondanti pranzi domenicali a base di maiale e gnocchi di pane. Oggi, le nuove generazioni di genitori, spesso condividono la birra con i loro ragazzi. Ed è così che i giovani cechi imparano a bere nei pub, nei parchi, a casa, in discoteca, nei campi estivi, e addirittura in molti casi anche in vacanza con i genitori o in gita scolastica.


In città come Ostrava, percentuali vicine al 100 per cento dei giovani sotto i quindici anni, hanno ammesso di aver consumato alcool, soprattutto vodka, birra e vino. Inquietante è stata la testimonianza di una nonna che ha dichiarato di somministrare regolarmente birra al proprio nipote dodicenne "per aiutarlo a digerire il pranzo."


Anche se non esistono dati certi sul tasso di alcolismo nella Repubblica Ceca, le autorità sanitarie locali riportano l'allarmante dato rilevato dai ricoveri negli ospedali, da cui risulta che l'anno scorso, sono state curate circa 27.000 persone per abuso di alcol tra cui più di 500 bevitori minorenni.


Gaetano Granato


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)