Malattie mentali e dipendenze: alcol, droga e gioco pesano per il 7%
Malattie mentali e dipendenze: alcol, droga e gioco pesano per il 7%
Sempre di più il disagio psichico passa per le dipendenze. Crescente il consumo di alcool, soprattutto tra le donne. Sono 389 i ludopatici che si sono rivolti ad Ats.
Le dipendenze patologiche al centro dei lavori della conferenza annuale per la salute mentale che mercoledì all’Ats ha chiamato a confronto gli specialisti in materia. «I dati in nostro possesso sono sottostimati – afferma il direttore generale di Ats, Carmelo Scarcella – rispetto ai 92.544 pazienti totali in carico al servizio psichiatrico».
I presidi specialistici sono molteplici, distribuiti sul territorio provinciale e erogati in maniera sinergica tra i dipartimenti di salute mentale e neuropsichiatria, con la collaborazione di istituzioni, ma anche realtà associative impegnate sul campo. «Il disturbo mentale resta sempre uno stigma, ma accade lo stesso per la dipendenza». Rivolgersi a professionisti privati o accedere ai servizi in forma anonima (formula prevista anche per incentivare le cure) non permette di quantificare esattamente l’incidenza delle dipendenze.
Ma una stima è possibile grazie all’incrocio dei dati del consumo di farmaci, dei ricoveri e delle informazioni della banca dati assistito che a Brescia conta 6566 pazienti con disturbi psichici e comportamentali da uso di sostanze psicoattive, pari al 7% del totale delle persone seguite da Ats per malattie o disagi psichici. I servizi per le dipendenze (Sert/Smi e Noa/Smi) nel 2016 si sono occupati di 4841 persone, di cui 2901 alle prese con dipendenze da sostanze illegali. «C’è un’utenza storica che nel 49% dei casi assume oppiacei – spiega Mariangela Abrami , responsabile dell’Area dipendenze di Ats – la nuova utenza, invece nel 41% dei casi dipende dalla cocaina»(Ats ha aperto anche il Centro per la cura dei cocainomani con posizioni sociali per la disintossicazione anonima). Crescente il consumo di alcool, soprattutto tra le donne. Sono 389 i ludopatici che si sono rivolti ad Ats. Mentre sono scarsamente frequentati i centri per il trattamento del tabagismo (tra le cause di morte più diffuse).
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)