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Milano: "alcol oltre il doppio del limite", ucciso da un guidatore ubriaco

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La denuncia del vicesindaco De Corato: «Un incidente su due viene provocato da persone in stato d'ebbrezza»

IL CORRIERE DELLA SERA 13 luglio 2009

Non ha potuto evitare l'impatto, annebbiato dall'alcol. E con il muso dalla sua auto si è conficcato nel fianco di un'altra vettura, uccidendo il guidatore. Nell'incidente è rimasto coinvolto un altro giovane che, giunto in ospedale, è risultato positivo al test della droga. «È la drammatica riprova - dice il vicesindaco Riccardo De Corato - che alcol e droga, assunti da chi si mette alla guida, uccidono. E che questo comportamento criminale va fermato con provvedimenti severi, come la contestazione di omicidio volontario anziché colposo, avanzati da me in una proposta di legge per chi provoca un decesso, alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti ». È accaduto l'altra notte, poco prima delle 3.15, sulla statale 412 Val Tidone, sotto il ponte della tangenziale Ovest, all'altezza di Opera. Dopo aver alzato il gomito, un giovane operaio di 21 anni si è messo alla guida della sua Ford Fiesta e non è riuscito ad evitare l'Alfa 156 guidata da Luca Costantini, 46 anni, consulente finanziario originario di Imola ma residente a Milano.
La Ford, nonostante il terribile impatto, ha proseguito la sua corsa, andando a sbattere contro un'altra vettura, una Toyota Yaris, con al volante un operaio di 25 anni. Lanciato l'allarme, sul luogo dello scontro, per i rilievi del caso, sono arrivati i carabinieri della compagnia di Corsico. Per Luca Costantini non c'è stato più nulla da fare, nonostante si sia tentato di rianimarlo sul posto. Mentre al responsabile dell'incidente gli è stato praticato l'alcoltest: il giovane è risultato positivo, con un tasso alcolico in corpo dell'1,28, più del doppio di quello consentito dalla legge. Così i militari gli hanno tolto la patente e sequestrato la macchina. Il 21enne, che non è rimasto ferito, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. L'altro giovane, invece, è stato accompagnato all'ospedale di San Donato, dove i medici lo hanno sottoposto al drug-test ed è risultato positivo alla cannabis. Il 25enne ha riportato anche ferite leggere guaribili in 10 giorni. Nei suoi confronti, solo se ulteriori accertamenti confermeranno la positività, scatterà la denuncia. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'operaio che era al volante della Ford Fiesta ha urtato prima l' Alfa 156 guidata dal consulente finanziario che è poi deceduto, finendo quindi contro la Toyota Yaris del 25enne.
«Per dare la dimensione del problema - prosegue De Corato - basta vedere i numeri del fenomeno nella nostra città. Nel 2008, chi era alla guida ubriaco o sotto l'effetto di droga, ha ferito 1.284 persone e ne ha uccise 3. Più precisa­mente, la sola polizia locale ha rilevato 13.328 incidenti con feriti, nei quali sono morte 75 persone. Di questi sinistri, ben 616 sono stati causati da guidatori in stato di ebbrezza che hanno causato 1.093 feriti e 2 morti. Altri cento erano dovuti a guidatori sotto l'effetto di stupefacenti che hanno causato la morte di una persona e il ferimento di 191». E ancora: «Non meno allarmanti i risultati degli alcoltest. Nel 2008, su 4.525 controlli effettuati dalla polizia municipale, in prevalenza nel fine settimana, 1.275 guidatori sono risultati positivi, ovvero il 28 per cento dei fermati. Mentre nei primi 5 mesi di quest'anno, a fronte di 1.270 fermati, 481 sono risultati positivi. Questo vuole dire che la media dei guidatori ubriachi è salita al 37 per cento».