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Teenagers impulsivi e predisposizione al consumo di sostanze. Uno studio americano

Per quale motivo alcuni adolescenti si avvicinano alle droghe ed altri no? Sono partiti da questo interrogativo i ricercatori dell’Università del Vermont i quali, per capire le possibili relazioni tra consumo di sostanze e impulsività, hanno compiuto un’indagine su un campione di 1.800 adolescenti 14enni: uno dei maggiori studi a livello internazionale su questo settore per numero di soggetti coinvolti.
I risultati della ricerca condotta attraverso lo studio delle immagini ottenute attraverso la risonanza magnetica funzionale, pubblicati sulla rivista Nature Neuroscience, hanno mostrato una serie inedita di collegamenti cerebrali, capaci di determinare una maggiore o minore impulsività correlata ad un aumento del rischio degli adolescenti di cadere nella trappola delle dipendenze da sostanze.
L’impulsività infatti sembrerebbe essere un costrutto multidimensionale al quale il cervello, con un complesso network di connessioni, apporterebbe tutto un insieme di caratteristiche individuali costituite da aspetti cognitivi, clinici e comportamentali. I ricercatori hanno individuato per i soggetti in studio, una serie di reti corticali e subcorticali associate al consumo di droga (1.593 soggetti) e al disturbo dell’attenzione (342 soggetti). In particolare, un malfunzionamento di uno specifico network corticale orbito frontale che porta ad un minor funzionamento del sistema di regolazione degli impulsi, risulterebbe associato ad una maggiore predisposizione nei confronti delle droghe in età adolescenziale.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)