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Nuovo codice della strada: dietro le norme complicate contenzioso sicuro

Nuovo codice della strada: dietro le norme complicate contenzioso sicuro

di Maurizio Caprino
Certo, è soprattutto una questione di mezzi in campo: pattuglie e rilevatori automatici. Ma il numero di multe, a parità di

indisciplina dei conducenti (che nel breve periodo resta costante), può variare anche secondo le norme applicabili: se sono

semplici sale, altrimenti scende. Dipende anche dagli introiti, che devono essere almeno pari ai costi per indurre un ente

locale a fare controlli (non si vuol farli pesare sul bilancio, anzi non di rado si vuole che portino nuove risorse). La

riforma del Codice della strada, in alcuni casi, complica le cose e taglia gli incassi. In compenso, potrebbe far aumentare i

controlli anti-alcol.
In questi giorni, le novità più difficili da applicare sono quelle sull'autotrasporto. Dopo una prima serie di chiarimenti

del dipartimento Pubblica sicurezza, c'è una circolare dedicata, di cui si parla già da una settimana. In situazioni ancora

incerte, prassi vuole che gli agenti su strada evitino di infilarsi in un contenzioso che appare invece certo.
A regime, lo stesso problema rischia di riguardare alcol e droga. Sul fronte dell'alcol, il tasso zero ora imposto a giovani

e conducenti professionisti è misurabile, ma tra gli studiosi ci sono dubbi sull'esattezza dei risultati quando ci sono in

gioco quantità così piccole; questi dubbi troveranno spazio nei ricorsi, per cui anche qui sta prevalendo la prudenza.
Però la depenalizzazione dell'ebbrezza lieve fa sì che ora gli introiti delle relative multe vadano all'ente da cui dipendono

gli agenti e non più solo allo Stato. Così tra i fornitori di etilometri si registra già un certo aumento di interesse da

parte dei comuni.
Sul fronte-droga, il problema è l'abolizione della visita medica, che con le analisi di liquidi biologici prima dimostrava

che il conducente non solo aveva assunto sostanze, ma anche che guidava sotto il loro effetto. Solo alcune tra le metodologie

possono dimostrare il "sotto effetto" e non sono diffusissime.
Tutto da vedere ciò che accadrà per la velocità. L'obbligo di tenere almeno un chilometro fra i segnali di limite e gli

apparecchi automatici ha messo fuori gioco non poche postazioni, ma ci sono comuni che hanno rifiutato di spegnerle. C'è poi

la questione della destinazione degli introiti, che dall'anno prossimo per metà devono andare all'ente proprietario. Si dice

che i comuni si stiano facendo i conti e che qualcuno stia cercando di sfruttare al meglio gli ultimi mesi del 2010.
Infine, come altre modifiche al Codice di anni recenti, anche questa riforma contiene sanzioni destinate a restare

prevalentemente sulla carta: le multe per chi non lascia passare i pedoni quando si accingono ad attraversare sulle strisce e

l'obbligo di soccorrere gli animali d'affezione o da reddito coinvolti in incidenti.