News di Alcologia

fonte: The international journal of drug policy
La scarsa conoscenza dell'opinione degli studenti a proposito delle lezioni di educazione antidroga realizzate in classe e

delle politiche scolastiche di prevenzione delle tossicodipendenze ha spinto un gruppo di ricercatori del Centro di ricerca

sulle droghe e il comportamento di Londra a effettuare una ricerca su questo tema.
Attraverso un'intervista sono stati ascoltati studenti tra i 14 e i 15 anni, insieme ai loro insegnanti, di quattro scuole

inglesi. A ciascuno è stato chiesto di fornire un resoconto a proposito delle lezioni di educazione antidroga, delle nozioni

imparate e delle altre iniziative proposte dalle scuole.
La risposta più ricorrente ha riguardato la mancata o insufficiente educazione in tema di droghe riportata dai ragazzi che

non ricordano di averne ricevuta durante la scuola secondaria. Non trattandosi di giovani con conoscenze in materia di droga,

gli stessi hanno chiesto di avere più informazioni sui danni derivanti dalle droghe. Passando all'analisi delle risposte

degli insegnanti, questi ultimi hanno riconosciuto che le raramente le politiche antidroga delle scuole vengono poi

trasformate in attività pratiche e che questo tipo di educazione non costituisce una priorità. Sembra piuttosto che le scuole

adottino strategie di sorveglianza per controllare l'uso delle droghe da parte degli studenti, obbligando a volte i ragazzi a

incontrare dei consulenti. Metodi che secondo i ricercatori appaiono come semplici sostitutivi dell'eduzione antidroga

realizzata in classe.
Gli autori dello studio concludono constatando che è necessario dare la priorità ad un'educazione preventiva in tema di

sostanze stupefacenti e alle conseguenti politiche di sostegno.
A. Fletcher, C. Bonell, A. Sorhaindo, "We don't have no drugs education": the myth of universal drugs education in English

secondary schools?, The international journal of drug policy, November 2010, volume 21 - issue 6, November 2010, pp.452-458