Quali danni consumando droghe leggere o alcol davanti ai bambnini?
cufrad newsalcologia alcol alcolici spinelli
Un uomo fuma uno spinello davanti al proprio bambino, arriva la polizia, il giorno dopo ne parla la "Gazzetta" in prima
pagina.
Una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali - "The Lancet" - pubblica uno studio che classifica le droghe
in base alla loro pericolosità.
Proviamo a ragionare incrociando le due notizie.
Possiamo pensare che quell'uomo con il suo comportamento di fumare lo spinello (cannabis = droga ottava in classifica per
pericolosità) abbia sbagliato perché è stato un cattivo esempio per il figlio.
Seconda questa logica chi beve un bicchiere di vino o di birra (alcol = droga prima in classifica per pericolosità) davanti a
un figlio si comporta in maniera più grave: eppure nessuno chiama la polizia e nessun giornale scrive articoli su questo
comportamento.
Possiamo anche pensare che quell'uomo abbia sbagliato perché il bambino, vicino a lui, è stato costretto a respirare il fumo
tossico della sua canna.
Secondo questa logica dovremmo chiamare le forze dell'ordine e il redattore della Gazzetta ogni qualvolta un genitore fuma
una sigaretta (tabacco = droga sesta in classifica) davanti a un figlio.
Possiamo ancora pensare che quell'uomo abbia sbagliato perchè, assumendo questa droga, ha alterato la sua percezione della
realtà ed il suo comportamento, creando una condizione di rischio per sè e per il bambino.
Va qui ricordato come gli incidenti e le violenze conseguenti all'assunzione di bevande alcoliche occupano le pagine di
cronaca nera dei nostri giornali in misura decisamente superiore rispetto a quanto succede a seguito del fumo di spinello.
Possiamo infine pensare che quell'uomo abbia sbagliato perché con il suo comportamento ha danneggiato la propria salute.
Non possiamo però dimenticare che ogni anno in Italia vino, birra, superalcolici e sigarette causano oltre centomila morti,
mentre tutte le droghe illegali messe insieme ne causano meno di mille.
Noi siamo convinti che quell'uomo davvero abbia sbagliato: la nostra salute e il benessere nostro e di chi ci sta vicino non
vanno d'accordo con l'utilizzo di nessuna droga.
Però nella nostra cultura rispetto all'uso di sostanze ci sono evidenti contraddizioni ed anomalie di pensiero, su cui ci
pare utile riflettere e discutere.
Enrico Baraldi e Alessandro Sbarbada - Autori di "Vino e bufale"