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Rovigo: in galera per maltrattamenti a moglie e figli

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Il 64enne di Lusia è stato arrestato dai carabinieri di Lendinara, dovrà scontare una pena di 6 mesi e 29 giorni

IL GAZZETTINO 15 Giugno 2009

I carabinieri della stazione di Lendinara sono andati a prenderlo nella casa dove adesso vive da solo a Lusia verso le 22,40 di sabato. L'hanno caricato sulla vettura di servizio e l'hanno condotto in carcere a Rovigo, dove dovrà scontare un residuo di pena di sei mesi e 29 giorni per le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza priva, consumate in varie episodi fra il 2003 e il 2007. È stata eseguita in questo modo l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse nei giorni scorsi nei confronti di un pensionato 64enne di Lusia. Era finito alla ribalta delle cronache nel marzo dell'anno scorso, quando era già finito in carcere.
In preda ai fumi dell'alcol l'anziano da anni maltrattava moglie e figli, l'autorità giudiziaria gli aveva già intimato di allontanarsi da casa, ma ciò nonostante tornava regolarmente. così nel marzo del 2008 è stato arrestato proprio nell'abitazione di famiglia e rinchiuso nel carcere di via Verdi. La drammatica vicenda si era consumata in una casettina nel centro di Lusia ed aveva visto come protagonista il 64enne operaio in pensione, attualmente disoccupato e ora impegnato in saltuari lavoretti negli orti e le campagne delle zona.
Anni e anni di maltrattamenti nei confronti della povera moglie e dei tre figli, ora tutti maggiorenni, violenze consumate tra le mura domestiche e con un unico comun denominatore: l'alcol. Secondo quanto avevano appurato i carabinieri della stazione di Lendinara guidati dal maresciallo Maggio, i quali hanno spesso ricevuto le denunce dei familiari e sono dovuti intervenire nella casettina di Lusia, l'uomo abusava di alcol e così sperperava molti soldi dove non sembra ne girassero molti. Poi, rincasando, diventava violento contro i figli e moglie, con quest'ultima che in alcune occasioni è dovuta ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale.
Nel gennaio 2008 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rovigo Carlo Negri aveva disposto il provvedimento per l'allontanamento dell'uomo, ma ciò non ha sortito effetto. Così lo stesso Gip tre mesi dopo aveva firmato l'ordine di custodia cautelare eseguito alle 9 di mattina. I carabinieri avevano trovato il pensionato a casa e l'uomo non aveva opposto resistenza. Ma un mese dopo, una volta scarcerato, si era ripresentato nella casa dove vivono la moglie e i figli, seminando di nuovo il terrore per la paura di nuovi episodi di violenza, tanto che la donna rivolto un appello attraverso le colonne dei giornali per risolvere questa situazione.