Russia: le stime delle "bevute" sino al capodanno ortodosso
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Circa 120 milioni di bottiglie di champagne, spumante e vini frizzanti, oltre un milione di bottiglie di vino fermo e sino a
270 milioni di bottiglie di vodka e liquori: tra Natale 'occidentale' e quello ortodosso in Russia è festa sino al 10 gennaio
e nelle due settimane di vacanza si scatena lo sport nazionale del bere. Si butterà giù di tutto, prevede il capo del Centro
per le ricerche del mercato dell'alcol Vadim Dobriz, compresi "non meno di 100 milioni di bottiglie di liquidi alcolici
tecnici (...) e 70 milioni di bottiglie di macerati e misture alcoliche di farmacia".
Crisi o non crisi, i numeri dell'alcol consumato a fine anno in Russia restano degni di nota. E se per il 2010 le cifre
ufficiali sono previste in calo del 5-7% rispetto al 2009, "le vendite di prodotti alcolici legali saranno compensate da un
innalzato interesse per diversi tipi di surrogati", prevede Dobriz. C'è poi da fare i conti con il divieto di vendita di
bevande alcoliche nelle ore notturne, grande incentivo per il 'mercato parallelo': "si potranno comprare vodka e altri tipi
di bevande praticamente ad ogni angolo di strada", dice il massimo esperto del mercato dell'alcol in Russia.
Oltre alle etichette nazionali russe finiranno in brindisi 4-5 milioni di bottiglie di whiskey, tequila, assenzio e altre
"produzioni esotiche". Ma il grande amore resta la vodka, anche fatta in casa (80 milioni di bottiglie), mentre in termini
numerici a farla da padrona sarà la birra, con 1,5 fino a 2 miliardi di bottiglie e lattine. Perchè per i russi, spiega un
modo di dire di sovietica memoria, "bere vodka senza birra è gettare soldi al vento".