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San Marino: dati sul disagio giovanile

San Marino: dati sul disagio giovanile

Abuso di alcool e droghe: a San Marino casi sporadici ma da non sottovalutare. Si abbassa l'età di chi fa uso di sostanze,

accertati casi a 12 anni.
Il Segretario di Stato alle Politiche Giovanili Romeo Morri, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato che accanto ai

tanti giovani sammarinesi impegnati nella scuola, nel lavoro, nello sport e nel volontariato, esistono sacche di devianza e

abuso di alcol e droga.
I dati sul diagio giovanile a San Marino non si discostano da quelli italiani, ha dichiarato il Segretario. Il Paese non è

immune ai casi di abuso di sostanze, che restano comunque casi sporadici, così come a quelli di bullismo, integrazioni

problematiche e disturbi alimentari, sempre più frequenti fra i giovanissimi. La percentuale, ha spiegato Morri, resta

comunque bassa, grazie anche al lavoro svolto dalle persone che da diversi anni si occupano di questi problemi.
Tra le figure chiave in questo senso, il Nucleo Antidroga e Ufficio Minori, che hanno illustrato il proprio lavoro volto a

prevenire e limitare i disagi legati all'abuso di sostanze: un lavoro quotidiano di educazione, formazione e ascolto che,

ormai da 5 anni, coinvolge insegnanti, famiglie e giovani.
Secondo gli esperti, non bisogna sottovalutare che si è abbassata l'età di chi accede a droga e alcool: sono stati accertati

anche casi che coinvolgono adolescenti di appena 12 anni.
L'altro aspetto da considerare è la distinzione comune tra droghe leggere e pesanti, ugualmente dannose per la salute fisica

e mentale.
Oltre al rapporto costante con le famiglie che possono rivolgersi all'Ufficio Minori della Gendarmeria, l'opera di

prevenzione si sviluppa con l'intensificarsi dei presidi di pattuglie sulle strade sammarinesi. L'estate appena trascorsa ha

visto controlli con l'utilizzo dell'etilometro su campioni rappresentativi della popolazione giovanile concentrati

soprattutto nel fine settimana e vicino ai luoghi d'incontro: tutti hanno dato riscontri negativi con percentuali di tasso

alcolico inferiori ai valori minimi consentiti.
I Marescialli della Gendarmeria hanno sotolineato l'importanza del dialogo con gli altri uffici pubblici dello Stato, in

particolare l Servizio Neuropsichiatrico e il Tribunale, ma anche con le forze dell'ordine italiane per un intervento che

mette al centro la persona, in un percorso che parte dal presente ma che è soprattutto orientato in prospettiva, al pieno

reinserimento della realtà sociale del Paese.