Scripps Research Institute (Florida): individuato meccanismo in grado di innescare la dipendenza da fumo
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Roma - Ricercatori statunitensi dello Scripps Research Institute (Florida) hanno individuato un meccanismo chiave che innesca
la dipendenza da nicotina. Lo studio guidato da Paul Kenny, pubblicato sulla rivista 'Nature', ha condotto
all'identificazione di un sentiero del nostro cervello che regola la vulnerabilità al tabacco.
Una scoperta che potrebbe aprire nuovi spiragli alla messa a punto di innovative terapie 'anti-bionde', tant'è che i
ricercatori che hanno siglato lo studio sono già a lavoro su un nuovo programma di ricerca per battere questa nuova strada in
team con i colleghi dell'Università della Pennsylvania.
Nel mirino degli scienziati è finito un recettore che regola le risposte cerebrali alla nicotina. Inibendo la proteina in
questione in topi ingegnerizzati in laboratorio, gli studiosi hanno potuto constatare che gli animali erano portati a
consumare molta più nicotina del normale. Questo effetto, ipotizzano dunque i ricercatori, potrebbe essere invertito
stimolando l'espressione del recettore al centro dello studio e spegnere così la voglia di 'bionde'.
"Crediamo che questi dati traccino un nuovo quadro per la comprensione della spinte motivazionali al consumo di nicotina -
sottolinea Kenny - indicando le vie del cervello che regolano la vulnerabilità alla dipendenza da tabacco".
In particolare, sotto la lente di ingrandimento degli studiosi è finita la subunità del recettore nicotinico alfa 5, e la sua
particolare attività in un'area cerebrale definita tratto abenulo-interpeduncolare. La nicotina, hanno così svelato i
ricercatori, attiva in quest'area del nostro cervello il recettore nicotinico in questione, innescando una reazione che può
potenzialmente smorzare la voglia di tabacco.
Il fumo, ricordano le statistiche citate su 'Nature', è una delle principali cause di morte in tutto il pianeta, con oltre 5
milioni di persone che ogni anno perdono la vita. Nelle morti per cancro al polmone, il fumo è considerata la causa
principale in oltre il 90% dei casi.