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The Journal of Neuroscience: alcol altera l'equilibrio tra i recettori GABA

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Alcol: il flavonoide naturale DHM come possibile trattamento della dipendenza

L'assunzione di alcol ha effetti su tutto l'organismo ma quelli sul cervello sono di vitale importanza nell'ambito dell'alcolismo, dati i numerosi effetti neurofarmacologici, inclusi quelli tossici, sedativi, ansiolitici, di rinforzo e di dipendenza. L'alcol altera infatti l'equilibrio tra i recettori GABA, i principali neurotrasmettitori inibitori, e il glutammato, il principale neurotrasmettitore eccitatorio del sistema nervoso centrale che sottende lo sviluppo dell'alcolismo. I disturbi legati all'uso dell'alcol costituiscono il più comune tipo di abuso di sostanze psicotrope per il quale, attualmente, non esiste alcun trattamento farmacologico che non abbia effetti collaterali.
Uno studio effettuato presso l'Università della California ha analizzato l'efficacia del diidromiricetina (DHM), un flavonoide presente nei medicinali naturali. Per i test sono stati utilizzati 320 ratti, dei quali 5 femmine in gravidanza utilizzate per la coltura di neuroni primari. Il DHM, utilizzato su un campione di ratti, ha contrastato l'intossicazione acuta a alcol e anche i sintomi dell'astinenza, comprese l'assuefazione, l'ansia crescente e la suscettibilità agli attacchi epilettici. Inoltre, in un test di assunzione volontaria finalizzata all'intossicazione acuta da alcol, il DHM ha ridotto in modo consistente l'assunzione di alcol. A livello cellulare, il DHM agisce sia contro il potenziamento dei recettori GABAa (i principali bersagli nel cervello negli episodi acuti e cronici di intossicazione) indotto dall'intossicazione acuta, sia contro la plasticità degli stessi.
In conclusione, gli studiosi hanno stabilito gli effetti di contrasto del DHM sull'alcol, su modelli animali, dimostrandone le proprietà farmacologiche del DHM, coerenti con quelle attese, che ne sottolineano il successo e con risultati che rendono il DHM un  potenziale candidato nel trattamento dell'alcolismo.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)