Trentino: minorenni, da oggi stop agli alcolici
Trentino: minorenni, da oggi stop agli alcolici
Entra in vigore la legge: chi sgarra paga una multa fino a 5 mila euro
Contrario Buratti dell'Unione: «Norma sbagliata, non serve proibire ma educare. I baristi diventeranno poliziotti»
MARZIA BORTOLAMEOTTI
TRENTO. Da oggi si fa sul serio. Sarà vietato somministrare e vendere alcolici ai minorenni. Entra in vigore oggi la legge
provinciale 19 del 2010 in materia di "Tutela dei minori delle conseguenze legate al consumo di bevande alcoliche". La nuova
norma mette sullo stesso piano bar, pub, ristoranti, supermercati, agriturismi, alberghi e rifugi. Per chi sgarra multe da
500 a 5 mila euro.
La nuova legge ci regala un primato: il Trentino sarà la prima provincia ad aver alzato il limite d'età sul consumo di alcol
che a livello nazionale è fermo a 16 anni.
Cosa cambia dunque. Il divieto di somministrare bevande alcoliche ai minorenni nei bar e locali notturni è stato introdotto a
fine dicembre con l'approvazione di uno degli emendamenti contenuti nella Finanziaria. Parallelamente c'era il divieto di
vendere alcolici nei supermercati ai minori di 16 anni. Da oggi entra in vigore una legge unitaria che mette dei paletti al
consumo di alcol a 360 gradi.
È quindi vietata la somministrazione, la vendita e l'offerta (a titolo gratuito di assaggio) di alcol ai minorenni in tutti
gli esercizi pubblici, negli alberghi, negli agritur, nei ristoranti, nei rifugi, nei supermercati, durante le sagre e le
manifestazioni in Trentino. C'è l'obbligo anche dell'esposizione del cartello che indica tale divieto. Un'altra novità: chi
vende o somministra è titolato a chiedere la carta d'identità, se questa non viene esibita si deve rifiutare la
somministrazione. È vietato anche pubblicizzare bevande alcoliche durante manifestazioni svolte in locali frequentati
esclusivamente da minori. Infine le multe. Chi viola queste norme rischia una sanzione amministrativa da 500 euro a 5 mila
euro. In caso di happy hour, quindi con la riduzione del prezzo dei drink, la multa aumenta del 50%. Multe da 500 a 5 mila
euro anche per i maggiorenni che mettono a disposizione dei minori l'alcol e lo stesso minorenne che consuma in strutture
pubbliche o nelle adiacenze rischia da 50 a 500 euro.
A queste novità vanno aggiunte le norme del codice della strada (legge 120 del 29 luglio 2010) recepite anche in Trentino dal
13 agosto: il divieto di somministrare e vendere alcolici dalle 3 alle 6 del mattino in tutti gli esercizi senza distinzione
di età. Ma non potevano mancare le polemiche. Sono, infatti, molto critici sulla legge provinciale baristi, ristoratori e
commercianti.
«La legge è sbagliata - tuona Giorgio Buratti, presidente pubblici esercizi per l'Unione - non è con la proibizione che si
risolve il problema, ma educando i giovani all'uso di alcol». La legge creerà problemi anche per i controlli. «Diventeremo
una specie di poliziotti costretti a chiedere la carta d'identità - aggiunge Stefano Viola, titolare del bar Lodron -
comunque per noi cambia poco, da gennaio non somministriamo più alcolici ai minorenni». D'accordo anche Massimo Piffer,
presidente dell'Associazione commercianti al dettaglio: «Dovremmo capire meglio le possibilità di intervento degli operatori,
anche perché non siamo poliziotti». Per Danilo Moresco, presidente dell'Associazione ristoratori, «durante il servizio ci
sarà un impegno non da poco, dovremmo aspettare che venga estratto dal portafoglio il documento di identità».