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University of East Anglia: alcol e decisioni, un valido aiuto dal gruppo nelle scelte individuali

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Alcol e decisioni , un valido aiuto dal gruppo nelle scelte individuali


L’University of Kent in Canterbury (UK) e la Scuola di Psicologia della University of East Anglia in Norvegia hanno recentemente investigato gli effetti del consumo di alcol sulla capacita’ decisionale  di 101 soggetti consumatori di alcol reclutati in bar o ad eventi musicali presso i campus universitari inglesi. Il disegno dello studio era costituito da un modello 2x2 in cui è stato misurato il consumo di alcol (consumatori versus non consumatori) e l’appartenenza o meno ad un gruppo (individualmente o in gruppo).

La capacità decisionale è stata considerata una misura ripetuta. Come variabile dipendente è stata considerata la preferenza al rischio misurata mediante un test di scelta. I partecipanti dovevano, prima individualmente e successivamente in gruppo, decidere quale livello di rischio prendere in risposta ad un test di scelta. Il test di scelta consisteva nell’indicare il livello di rischio attribuito ad una persona che si mette alla guida in stato di ebbrezza. L’analisi dei dati ha dimostrato che le scelte prese in gruppo sono meno rischiose di quelle prese individualmente (B = -0.73, P < 0.001). Individualmente le persone che consumano alcol optano per scelte più rischiose rispetto ai non consumatori  (B = 1.27, P = 0.025). Una significativa interazione tra consumo di alcol e capacità decisionale (B = -2.79, P = 0.001) dimostra quindi che i consumatori di alcol individualmente fanno scelte più rischiose rispetto ai non consumatori, mentre in generale le scelte prese in gruppo dai consumatori e dai non consumatori sono meno rischiose.

Anzi, le scelte prese in gruppo dai consumatori sono risultate meno rischiose di quelle prese in gruppo dai non consumatori (B = 1.23, P < 0.001). Lo studio dimostra quindi che un consumo moderato di alcol causa nelle persone una maggior propensione a compiere scelte più rischiose nel decidere di guidare in stato di ebbrezza.

Tale propensione potrebbe tuttavia essere mitigata da processi di monitoraggio all’interno di gruppi formati da poche (4 o 6) persone.

http://www.droganews.it/news/2312/Alcol_e_decisioni_%2C_un_valido_aiuto_dal_gruppo_nel.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)