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MILANO (MF-DJ)--Il 38% degli italiani ha modificato le proprie scelte di acquisto a causa della crisi soprattutto riducendo la quantita' di cio' che compra, mentre l'11% ha dichiarato di risparmiare soprattutto scegliendo prodotti di qualita' inferiore. Questo vale piu' o meno in tutte le categorie sociali, tra i giovani come tra i meno giovani, tra i meno istruiti come tra diplomati e laureati, al Nord come al Centro e al Sud Italia. La maggioranza assoluta degli intervistati inoltre (72%) ha dichiarato che "per essere piu' sicuro della qualita' del vino che compro mi affido ai marchi storici che conosco".
E' quanto emerso, si legge in una nota, dalla ricerca di Renato Mannheimer sul cambiamento dei consumi enogastronomici degli italiani in periodo di crisi e sugli orientamenti del mercato, per individuarne prospettive e strategie future. La ricerca e' stata presentata in occasione di un convegno organizzato da Marchesi de' Frescobaldi, azienda vitivinicola toscana, nel corso del quale Leonardo Frescobaldi (presidente dell'omonima azienda) e Giovanni Geddes da Filicaja (a.d. Marchesi de' Frescobaldi), hanno analizzato i riflessi socio-economici conseguenti la crisi economico-finanziaria internazionale.
L'attenzione per la marca sale al crescere del titolo di studio (+6 punti percentuali tra i laureati); e' inoltre piu' alta tra i piu' giovani e i consumatori raffinati, mentre e' trasversale per area geografica di residenza. La notorieta' del marchio, inoltre, si colloca al terzo posto tra gli elementi piu' influenti nel guidare le scelte di acquisto in fatto di vino. Questi risultati confermano e convalidano come la tipicita' del prodotto e il legame con il territorio danno un valore in piu' al vino. La pensa cosi' la quasi totalita' degli italiani (il 90%). Un altro elemento utile per orientarsi nelle scelte di acquisto e' il prezzo, ma come "consigliere di qualita'": il 69% ha dichiarato, infatti, di diffidare delle bottiglie di vino che hanno un costo "eccessivamente" basso. com/vz