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Zero alcol in gravidanza: rischi per il cervello del neonato

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Zero alcol in gravidanza: rischi per il cervello del neonato
Durante la gravidanza è lecito concedersi una piccola quantità di alcolici?
Rispondere a questa domanda senza che permangano dubbi è abbastanza difficile. Le scuole di pensiero in materia sono due e tutte avvalorate  da studi scientifici alle spalle.
Circa un anno fa avevamo riportato i risultati di una ricerca condotta da alcuni studiosi dell'University College di Londra, secondo i quali

bere una moderata quantità di alcol durante la gravidanza non danneggerebbe il feto, anzi, migliorerebbe leggermente il livello cognitivo e

il comportamento del nascituro. Di tutt'altro avviso invece sono alcuni ricercatori italiani, che per conto dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), hanno condotto un'indagine sui rischi che anche un consumo minimo di bevande alcoliche può causare alla salute del nascituro.
Analizzando i dati provenienti da 7 reparti di neonatologia diffusi sul territorio nazionale, gli studiosi hanno scoperto che il 7,6% dei

neonati che nascono in Italia sono venuti a contatto con le molecole di alcol attraverso la madre. Secondo gli esperti italiani, a risentire

di questa contaminazione sarebbe il sistema nervoso centrale dei nascituri, la cui compromissione potrebbe portare a patologie neurologiche, disturbi del comportamento e deficit mentali.
Enrico Garaci, il presidente dell'Iss, ha dichiarato che non conoscendo le dosi massime che possono essere tollerate dal feto, è

consigliabile eliminare del tutto gli alcolici, per evitare che anche una dose minima possa compromettere la sua salute.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)