Drug and Alcohol Dependence: il consumo di cannabis disturba il sonno
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Il consumo di cannabis disturba il sonno
I disturbi del sonno sono un sintomo comune dell'astinenza da cannabis ma vi sono ancora poche ricerche che hanno misurato l'andamento del sonno o esplorato gli effetti sul sonno dei farmaci ipnotici durante il periodo di astinenza da cannabis. In effetti, uno dei tratti tipici
che identificano la sindrome da astinenza da cannabis è proprio la difficoltà ad addormentarsi che, secondo alcuni studi può anche impattare
negativamente su eventuali tentativi di smettere di usare tale sostanza.
Questa ricerca, portata avanti da un team di studiosi americani, ha analizzato proprio il binomio insonnia/cannabis esaminando 20 consumatori abituali di tale sostanza reclutati attraverso inserzioni giornalistiche, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, che facevano uso di cannabis
per almeno 25 giorni al mese e che avevano fornito un campione di urine positivo al test per cannabinoidi.
I partecipanti hanno alternato periodi di consumo di cannabis senza alcun limite di quantità con brevi periodi di astinenza ognuno della
durata di 3 giorni. Durante una delle fasi di astinenza prima di coricarsi è stato somministrato il placebo e in una seconda fase di
astinenza è stato somministrato lo zolpidem a rilascio prolungato, farmaco usato nel trattamento dell'insonnia.
Lo studio ha avuto una durata di 20 giorni, periodo nel quale è stato possibile analizzare i risultati di che evidenziavano durante il
periodo in cui i pazienti sono stati trattati con placebo, una riduzione dell'efficienza del sonno, del tempo totale dedicato al sonno, della
latenza REM, e della percentuale di tempo di sonno trascorso nella fase REM con grandi differenze rispetto a quando i pazienti facevano uso
di cannabis, confermando gli effetti dell'astinenza sull'architettuera del sonno.
Lo zolpidem invece, secondo gli studiosi, aveva prodotto un miglioramento del sonno, attenuando gli effetti dell'astinenza da cannabis sul
riposo notturno e l'efficienza del sonno stesso, normalizzando la situazione generale senza però interferire sulla latenza del sonno.
Questi dati consentono di avvalorare la tesi che sostiene come l'astinenza da cannabis può portare ad una significativa compromissione del
sonno e suggerendo che interventi non solo farmacologici ma anche comportamentali per indurre un miglioramento del sonno, possono rivelarsi efficaci nel superare la sindrome di astinenza da cannabis.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)