Le droghe sintetiche le più diffuse dopo la cannabis: lo rivela il rapporto dell'ONU
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Le droghe sintetiche le più diffuse dopo la cannabis
Nei consumi hanno superato l'eroina e la cocaina. Rischio per le «smart drug», molto pericolose e ancora considerate legali in numerosi Paesi
VIENNA - Le droghe sintetiche hanno superato l'eroina e la cocaina e sono diventate gli stupefacenti più consumati nel mondo dopo la
cannabis. Lo rivela l'Organizzazione delle nazioni unite contro la droga e il crimine (Onudc) nel suo rapporto annuale pubblicato oggi. «Dopo
la cannabis, gli stimolanti tipo anfetina sono la seconda droga più utilizzata nel mondo davanti all'eroina e alla cocaina», si legge sul
rapporto.
«Il mercato delle droghe sintetiche è passato da una fabbricazione artigianale su piccola scala a un mercato simile a quello della cocaina ed
eroina con un maggiore coinvolgimento di gruppi criminali organizzati lungo la catena della produzione e della distribuzione», spiega il
direttore generale dell'Onudc, Youri Fedotov, citato nel comunicato.
Basso investimento, alto guadagno - Il rapporto sottolinea come queste droghe sintetiche (anfetaminici, metamfetaminici, barbiturici,
allucinogeni, ecc.) siano di facile produzione, richiedano un basso investimento e diano un alto guadagno, contrariamente agli stupefacenti
naturali (oppio, cannabis, foglie di coca) e semisintetici (cocaina ed eroina).
Nel sud-est asiatico, la regione dove sono maggiormente diffuse le droghe sintetiche, il numero di pasticche sequestrate è passato da 32
milioni nel 2008 a 93 milioni nel 2009, fino a 133 milioni l'anno scorso. Ma i gruppi criminali sono sempre alla ricerca di nuovi mercati.
Negli ultimi tempi, afferma il rapporto, sono stati scoperti i primi laboratori per la produzione di droghe sintetiche in Sudamerica e in
Africa.
Rischio «smart drug» - C'è poi l'emergenza legata ai nuovi composti sintetici, disponibili come bevanda in lattina o pastiglie colorate
«naturali», non regolamentati, che imitano gli effetti delle sostanze illecite e riescono a eludere i controlli delle polizie in Europa,
Nordamerica, Australia e Nuova Zelanda. «Queste nuove droghe (smart drug) molto pericolose e ancora considerate legali in numerosi Paesi, sono accessibili su internet», spiega l'Onudc.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)