Uno studio sul trattamento del gioco d'azzardo
Varata circa vent'anni fa per curare gravi forme di depressione farmaco-resistente, la stimolazione magnetica transcranica (Tms) è utilizzata con efficacia anche nel trattamento delle dipendenze patologiche. In Italia è stata introdotta con questo scopo soltanto nel 2016, ma i risultati ottenuti finora, in particolar modo per la cura dell'azzardopatia, sono incoraggianti. Il centro "La promessa" di Roma ha avviato una sperimentazione tre anni fa, inserendo la terapia in un protocollo multidisciplinare per il trattamento delle persone dipendenti da sostanze e dal gioco. E i numeri sono sorprendenti.
«Su un gruppo di circa 150-160 pazienti abbiamo riscontrato una media del 75% di recupero – spiega il dottor Fabrizio Fanella, psicologo, direttore sanitario del centro e membro dell'Osservatorio regionale del Lazio per la prevenzione delle ludopatie –. Una percentuale molto alta, considerando che la terapia dura in genere tre mesi, anche se e a volte viene mantenuta fino sei mesi o anche a un anno. Funziona molto bene per l'azzardo, perché non c'è dipendenza chimica, solo comportamentale, e quindi non servono farmaci a sostegno del trattamento». Fanella è uno dei massimi esperti italiani nel campo delle dipendenze patologiche. Lo scorso ottobre, assieme ad altri, ha pubblicato uno studio sull'efficacia della Tms nel trattamento per l'azzardopatia su una delle riviste mediche più influenti del settore, European addiction research, e al momento sta elaborando un progetto con la Asl di Roma e la Regione Lazio per somministrare gratuitamente la terapia a un campione di pazienti.
«L'Istituto superiore di sanità ha riconosciuto la dipendenza dal gioco come vera e propria emergenza sanitaria nazionale – ricorda il direttore sanitario de "La Pomessa" –, per questo ci auguriamo che venga inserita nel Sistema sanitario nazionale». In Italia sono 1 milione e 400mila i "giocatori" definiti problematici e il nostro Paese detiene primato europeo per quanto riguarda il tasso di slot machine per abitante (una ogni 151 cittadini). Senza contare la preoccupante crescita del numero di giovani e giovanissimi che ogni anno si avvicinano alle scommesse (400mila i bambini tra i 7 e i 9 anni che hanno "giocato" almeno una volta).
Ma come funziona la Tms? La stimolazione si effettua tramite un macchinario che emette onde magnetiche non nocive per l'uomo, posizionando una bobina a sfioramento sul lato sinistro della fronte del paziente. «La bobina viene applicata in corrispondenza del circuito sottocorticale che regola il sistema della gratificazione e del piacere stimolando la dopamina – prosegue Fanella –. Tutte le dipendenze patologiche attivano quel sistema in modo sregolato: è come se lo facessero lavorare a mille anziché a dieci. Le onde magnetiche sono in grado di riportare il sistema allo stato originale, favorendone il corretto funzionamento». In genere i pazienti cominciano ad avvertire un cambiamento molto presto e già a metà della seconda settimana di trattamento registrano un calo della compulsione. Le sedute avvengono ogni giorno durante le prime settimane, poi si prosegue diminuendo la frequenza.
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.avvenire.it/attualita/pagine/la-cura
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)