Miscugli alcol-energy drink: fenomeno da prevenire e contrastare
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IL PERICOLO DEI MISCUGLI ALCOL-ENERGY DRINK
Bere fino a stordirsi o binge drinking favorito dai miscugli con gli energy drink. È ora che si introduca l'obbligo sulle lattine di indicare
adeguati avvertimenti. La moda dell'estate è il cocktail "energetico" . Si tratta di un miscuglio a base di energy drink, in particolare,
alcol, soprattutto vodka e ghiaccio. Non c'è pub, discoteca o luogo di ritrovo di giovani dove non si assista a vere e proprie maratone di
bevute di queste bevande. Per carità, sono tutte legali, ma il mix prolungato e qualche bicchiere di troppo sono causa di sbornie
indimenticabili e purtroppo anche di incidenti per chi si mette alla guida sotto il loro effetto. Infatti, non è più solo un'ipotesi, quella
secondo cui l'alto tasso di caffeina contenuto negli energy drink provochi all'individuo già sotto effetto di alcol, un'apparente sensazione
di sobrietà che può condurlo a compiere azioni impegnative, senza rendersi conto che le proprie capacità di reazione e valutazione sono
inevitabilmente alterate. Quanti, infatti, si mettono alla guida convinti di stare "a posto"! Perché effettivamente, secondo quanto
sostengono numerosi giovani intervistati che le bevono abitualmente, ingurgitando questi miscugli si ha una maggiore facilità di bere più
bicchieri anche perché la sensazione di stordimento è apparentemente offuscata dalle altre sostanze contenute nelle "bevande energetiche".
Poiché è pressoché impossibile vietare la vendita di tali prodotti e quindi proibire i mix tra alcol e energy drink, è assolutamente
necessario e improrogabile che sia introdotto per legge l'obbligo d'indicare sulle lattine ed etichette di questi prodotti alcune indicazioni
ed avvertimenti.Magari sconsigliando di miscelarli con l'alcol, sulla falsariga di quanto già avviene in altri Paesi europei, come la Francia
dove è da tempo inserito l'obbligo di mettere delle avvertenze speciali quali ad esempio il divieto di somministrazione alle donne incinte e
a persone che hanno avuto attacchi cardiaci.
Giovanni D'Agata (componente del Dipartimento Tematico "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei
Diritti") - 2011 © www.augustaonline.it
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)